L’emigrazione intellettuale colpisce le aree più deboli. Foggia, purtroppo, non fa eccezione. Partendo dai casi e dalle storie di tre noti intellettuali e autori foggiani, Lettere Meridiane ha ospitato una lunga riflessione sull’argomento, scandita anche da diversi racconti personali.
La discussione è stata parecchio ampia e diffusa, diluendosi sulle bacheche di gruppi e su quelle personali di quanti sono intervenuti e rendendo piuttosto difficile seguire i diversi interventi, le diversi storie. In questa pagina – che racconta una sorta di storia collettiva cittadina – li trovate concentrati nell’ordine cronologico con cui sono stati pubblicati.
- Intellettuali in fuga, Foggia ancora più povera
- Vigilante: “Andar via da Foggia, con tristezza”.
- Tenerezza, emozione, rabbia: l’addio a Foggia di Gianni Pellegrini
- Salvatore Speranza: Ecco perché ho lasciato Foggia…
- Antonio Fortarezza. Andare via da Foggia, per imparare a volerle bene
- La storia di Mara Cinquepalmi: “Un senso spietato di non ritorno”
- Questa Foggia che sa emozionarsi, riflettendo su se stessa: una bella poesia di Gianni Ruggiero
- Salcuni: “Si può e si deve restare, anche andando via”
- Gino Longo: “Tornare a Foggia, nonostante tutto”
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