Quando Foggia beveva l’acqua di Napoli

Comporre la tombola foggiana assieme a Tommaso Palermo è stato un esercizio divertente ed utile, perché mi ha permesso di cercare e ritrovare tante chicche su Foggia e il suo passato.
La parte più complicata è stata accoppiare i numeri alle cose, e quindi rappresentarle graficamente e storicamente. Ci siamo avvalsi in parte della classica smorfia napoletana (nella sua edizione verace ed in quella allargata), che al n.81 colloca il chiosco.
Le scelta è caduta sul chiosco che sorgeva, fino al 1960, nell’attuale piazza Giordano, che allora si chiamava piazza Lanza.
L’immagine che si vede nella casella della tombola è tratta da quel libro fondamentale per la storia fotografica della città che è «Ieri Foggia» dell’indimenticabile Gaetano Spirito.

Veniva definito il «chiosco del Serino» perché, come racconta Spirito, riforniva la città di acqua proveniente dal fiume campano. «Sin dal 1880/90 – scrive nel suo libro – alcuni serbatoi per acqua potabile vennero installati nei pressi dei locali della « piccola velocità » della Stazione Ferroviaria, con una tubazione in ghisa che raggiungeva il chiosco di Piazza Lanza. Per mezzo della Ferrovia i serbatoi venivano giornalmente riforniti di acqua attinta dall’acquedotto di Napoli che, a sua volta si serviva, come tutt’ora, dell’acquedotto della Valle del Serino, in provincia di Avellino. Il chiosco venne demolito nel 1960.»
Nella foto potete vedere il chiosco nel contesto della piazza, con la scritta «Telese» ben visibile. È difficile capire se si tratti di una pubblicità delle note acque termali, o se, durante i suoi quasi 80 anni di attività, sia cambiata la fonte di approvvigionamento.
Potete scaricare la foto in alta risoluzione a questo link, e la tombola foggiana a quest’altro link.

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Author: Geppe Inserra

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