Nel pomeriggio di domenica 22 aprile 1956, Foggia fu teatro di un drammatico incidente che, per fortuna, si concluse senza vittime, ma con danni consistenti.
Il pilone che sorreggeva il telone del Circo Togni, arrivato il giorno prima, crollò a causa di un uragano che si scatenò sulla città. Il crollo avvenne durante lo spettacolo pomeridiano, suscitando, come si può facilmente immaginare, panico tra gli spettatori. Il telone era stato installato nel piazzale dello Stadio.
Ci furono diversi feriti, ma, per fortuna, l’episodio si risolse senza vittime. Fu un evento che suscitò grande scalpore e che fece parlare di sé nella cronaca nazionale, tanto è vero che il popolare settimanale Grand Hotel dedicò all’accaduto un disegno del suo illustratore Alvaro Mairani, che vi offriamo oggi per l’odierna puntata della nostra rubrica Memorie Meridiane che regala ad amici e lettori gadget digitali sul nostro passato e sulla nostra identità.
Così il cronista della Gazzetta del Mezzogiorno descrisse l’accaduto, nel numero il edicola lunedì 23 aprile:
«Una tromba d’aria caldissima di inaudita violenza, frammista a sabbia e terriccio, nel pomeriggio di ieri ha divelto il pilone centrale di sostegno del capannone del Circo Togni, che aveva alzato le tende nei pressi dello stadio comunale, mentre si svolgeva lo spettacolo pomeridiano.
Fra le grida di terrore del pubblico, in gran parte formato da bambini che affollavano il circo, il pilone si abbatteva sul lungo corridoio dell’ingresso, tra uno schianto di tendaggi, fumi e travi di legno, lasciando per alcuni minuti gli spettatori letteralmente avvolti e sbigottiti.
Ancor più grande fu lo spavento per il perdurare del vero e proprio tornado che imperversava sulla città, fra il ruggito delle belve, subito assicurate nelle loro gabbie dai domatori.
I primi soccorsi furono organizzati dallo stesso Togni, aiutato dal personale del circo. Successivamente, i vigili del fuoco liberarono interamente l’arena e consentirono il deflusso del pubblico.»
L’episodio si concluse, per fortuna, senza vittime, ma con alcuni feriti. Il quotidiano regionale stimò i danni in circa 20 milioni di lire, descrivendo anche altri problemi registrati in città, come la caduta di ponti di servizio in cantieri di costruzione, lo scoperchiamento di qualche tetto e l’abbattimento di antenne televisive.
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