La Cartiera non è soltanto il polmone produttivo più antico ed importante della città di Foggia. È un pezzo della sua storia, uno scrigno di ricordi, un concentrato di storie di donne e di uomini che vi hanno speso buona parte della loro esistenza.
Tutto questo si cercherà di rievocare e raccontare, in un incontro organizzato dal Circolo Auser Volontariato di Foggia e dalla Lega Spi Cgil che si svolgerà venerdì 13 settembre prossimo, presso l’auditorium Cgil in via della Repubblica, 68 a Foggia.
L’evento, intitolato «Io mi ricordo… il lavoro alla Cartiera di Foggia», si svolge nell’ambito dei «laboratori di memoria» del progetto Memoria Coesione Futuro, sostenuto dall’assessorato al welfare della Regione con il bando PugliaCapitaleSociale 3.0 ed attuato da Auser Territoriale e Spi Cgil Foggia.
Il progetto si propone l’obiettivo di stimolare e raccogliere i ricordi delle persone anziane, nella convinzione che la memoria rappresenti un fondamentale strumento di confronto e dialogo integenerazionale, e che recuperarla, salvaguardarla e raccontarla contribuisca a consolidare l’identità collettiva e il senso di appartenenza alla comunità locale.
Nel corso della serata si potranno ascoltare le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori della Cartiera di ieri e di oggi. Verranno proiettati un’intervista a Lorenzo Ventrudo, autore del saggio Lotte operaie nella Cartiera di Foggia 1944-1974 e un filmato realizzato da Matteo Carella che ha assemblato fotografie d’epoca inedite.
A conclusione, una performance di Nicola Picucci, noto musicista foggiano nonché ex operaio della Cartiera.
A condurre e coordinare la manifestazione sarà il presidente del Circolo Auser Volontariato di Foggia, Tonino Soldo. Interverranno Salvatore Bruno, segretario della Lega Spi Cgil di Foggia, Carlo D’Andrea, segretario generale Spi Cgil Foggia e Geppe Inserra, presidente Auser Territoriale Foggia.
Views: 0
ritengo importante ricordare che nell’ anno 1953 ci fu una conferenza di produzione, promossa dalle maestranze, ove vennero stigmatizzate le carenze industriali per continuare la produzione dell’ Istituto poligrafico dello stato.
In quell’ epoca ci fu un sottosegretario del governo che si degnò di scmodarsii di venire da Roma a Foggia per declamare che l’ area della cartiera poteva essere destinata alla coltivazione delle patate.
I lavoratori tutti si indignarono a tal punto che rimandano quel signore, a piedi , a riprendere il treno del ritorno.
Cmq fu quella conferenza, con l ausilio dell avvocato Morgera , a dare la vera svolta di sopravvivenza alla cartiera di Foggia.