La Cattedrale di Foggia disegnata nell’Ottocento

La puntata odierna di Memorie Meridiane, la rubrica del blog che regala ad amici e lettori gadget digitali sulla nostra identità e il nostro passato, propone una chicca veramente deliziosa: una delle più belle rappresentazioni ottocentesche della Cattedrale di Foggia. Non fatevi trarre in inganno dal fine dettaglio dell’immagine: non si tratta di una fotografia, ma di un disegno, pubblicato in un’opera illustre: L’Italie inconnue. Voyages dans l’ancien royaume de Naples, di Émile Bertaux eGeorges Yver, pubblicata a Parigi da Hachette et Cie nel 1899.

Il disegno, veramente bello, è molto animato e ci mostra i fedeli foggiani all’uscita della Messa, verosimilmente di domenica. Ne è autore Mignon che illustrò il “viaggio” di Bertaux ed Yver assieme ad altri disegnatori francesi. Finora si conoscevano altri disegni, dedicati da Bertaux ad altre località della Capitanata, ma onestamente è la prima volta che mi sono imbattuto in questa, che riguarda e rappresenta Foggia. Il capoluogo dauno fu la località di partenza del tour che portò l’illustre storico dell’arte in terra di Capitanata.

L’attenzione prestata al Duomo foggiano non deve sorprendere: Bertaux è stato uno dei più importanti studiosi della “scuola di scultura foggiana” e in particolare di Nicola, Bartolomeo, Gualtiero e Riccardo da Foggia.

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Author: Geppe Inserra

3 thoughts on “La Cattedrale di Foggia disegnata nell’Ottocento

  1. Si, è un’immagine davvero bella e interessante. Grazie per avercela proposta. Seppur un disegno è interessante vedere i volti in primo piano dei nostri antenati. Ognuno di noi può sognare che tra quelle persone potrebbe esserci una nonna o un nonno (almeno per chi come me è un po’ più attempato).
    Mi chiedo solo, e questo interrogativo mi viene guardando immagini simili e coeve a questa), qual é la motivazione che negli anni successivi portò all’eliminazione della scala esterna, con la conseguente modifica importante del piano interno alla cattedrale.
    Altra domanda: molte città hanno reso fruibile il campanile della chiesa madre, consentendo ai cittadini e ai turisti una visione dall’alto della città. Vi assicuro che vedere Foggia dall’alto è veramente interessante. I suoi tetti, i suoi campanili e i suoi vicoli. Davvero una bella visione.
    Chissà se un giorno…

  2. La base sembra essere fotografica, ma è evidente un forte intervento di ritocco manuale, nella parte bassa, quella con la folla, non meno che sulle due facciate dell’edificio. Ingrandendo l’immagine si notano bene i segni a mano che profilano con nettezza i contorni di diverse figure (per esempio sulle gambe dei ragazzini in basso al centro). Si notano aggiustamenti espressivi marcati sui volti e su occhi e sopracciglia. Anche le mani di alcune figure hanno i contorni aggiunti. Sono tutti dettagli che evidenziano inequivocabilmente almeno un considerevole successivo intervento manuale. Forse l’immagine originaria, al di là dell’importanza storica, non era riuscita granché bene. O forse era già deteriorata quando si decise di pubblicarla e, se fosse andata davvero così, l’intervento manuale fu ritenuto necessario almeno dall’editore. E c’è un altro dettaglio (si fa per dire dettaglio) grande come una casa (no, anzi, come una cattedrale) che ad alcuni, forse, passa inosservato: la prospettiva irreale della cattedrale, che è una prospettiva “assonometrizzata” ma, data la posizione molto bassa del dagherrotipo non è possibile che le linee verticali dell’edificio siano perfettamente parallele e, contemporaneamente, che i fregi che corrono lungo le due facciate “disègnino” una prospettiva così estrema, forse anche con i punti di fuga da due diverse linee di orizzote. Ora, si sa che i dagherrotipi avevano quel grosso soffietto che serviva anche per correggere le deformazioni prospettiche, probabilmente anche le più estreme, ma quelle linee verticali quasi perfettamente parallele, qualche dubbio lo alimentano: foto o disegno? Probabilmente, foto ri-disegnata.

  3. gentile signor direttore
    la foto su indicata è molto bella , ma sappiamo che è un normalissimo fotomontaggio! Si vede subito che tutti hanno i cappelli e le bombette che sono una prerogativa popolare francese o diciamo nordica. Anche i volti sono nordici! Ma pensa che non sia difficile fare una ricerca nelle foto del 1899 in Francia per sapere da quale contesto provengano! Si vede che siamo in inverno e pensa che l’errore sia stato fatto con i due ragazzi che indossano dei pantaloni estivi che lasciano scoperte parte delle gambe. Da notare sul portale della Cattedrale che vi è l’impianto dei parafulmini con i cavi che scendono a terra!. La scalinata subirà diverse “torture” in quanto è stata tolta e rimessa per almeno 2 volte!. Porge distinti saluti Maccione Ermanno

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