Pietramontecorvino, laboratorio di pensiero creativo

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«Inedito d’autore» è uno degli eventi culturali più antichi e radicati della Capitanata. La prima edizione, tenutasi come le altre a Pietramontecorvino, risale al 1991. Quest’anno la manifestazione ha concluso la Settimana Identitaria promossa dal Comune e dalla Pro Loco e non avrebbe potuto esservi miglior connubio, perché, come ha detto il direttore artistico, Geppe Inserra, «l’identità, il Genius Loci, non si comprano al supermercato. Hanno bisogno di radici profonde, di durare nel tempo. Pietramontecorvino e il suo Inedito d’autore ne sono una tangibile ed entusiasmante testimonianza».
L’evento speciale della serata, svoltasi presso il Teatro Polivalente, è stato costituito dalla proiezione, per la prima volta a Pietra, del docufilm di Luciano Emmer, «Foggia non dirle mai addio».
Il grande regista neorealista fu particolarmente legato alla cittadina dei Monti Dauni, tanto che nel 1997 vi girò le sequenze salienti del film, che si avvale della colonna sonora di Eugenio Bennato e del canto dello stesso Bennato e dei Cantori di Carpino. «Per una fortuita serie di circostanze, l’opera non era stata mai proiettata a Pietra, e così paghiamo stasera il nostro debito di affetto e di riconoscenza verso l’indimenticabile maestro Emmer», ha spiegato Inserra, che si occupò, assieme a Mauro Palma, della organizzazione del film.

Geppe Inserra e Lorenzo Sepalone. Nella foto d’apertura, il logo disegnato da Alessia Tedesco

Inserra ha rievocato l’atmosfera culturale di quegli anni, che portò la Provincia a promuovere la realizzazione del film e a dare vita, qualche anno dopo, al Festival del Cinema Indipendente, di cui Emmer fu presidente di giuria, e Inserra e Palma direttori artistici.
La rassegna divenne la fucina di tanti giovani autori, tra cui Lorenzo Sepalone, ospite d’onore della edizione 2024 di «Inedito d’autore».
Di Sepalone è stato presentato il pluripremiato cortometraggio «Ieri e domani», girato con un cast artistico di notevole spessore (Fabrizio Ferracane, Nadia Kibout, Vito Facciolla, Francesca Agostini, Vincenzo De Michele). L’opera ha definitivamente consacrato il talento dell’autore foggiano, che con 14 premi vinti si è imposto – come meritava – all’attenzione della critica nazionale.
Il pubblico ha tributato un commosso e convinto applauso a Lorenzo Sepalone, che ha ringraziato di cuore: «È tutt’altro che facile produrre cinema indipendente, ma momenti come questo mi ripagano dell’impegno e dello sforzo.»
La serata è proseguita con la lettura di alcuni brani della favola «La corona preziosa» di Ida Maria Iannelli, talentosa scrittrice ed animatrice culturale. Il testo è stato interpretato da Daria Barrasso.

La premiazione del “palio”

A seguire la proiezione di due cortometraggi che hanno raccontato il profondo rapporto che lega Pietra a Sant’Alberto, tra fede, tradizione, senso di identità e appartenenza: «Tutto quello che ci è mancato» (intenso il testo di Giovanni Borrelli, di grande forza espressiva il montaggio e la regia di Alessia Tedesco e Giuseppe Lepore) e «Dì di festa: la tradizione di Sant’Alberto a Pietramontecorvino» di Maria Cristina De Carlo (produzione TRM Network), presentato al pubblico del Polivalente da Raffaele Iannantuono.
La serata si è conclusa con due momenti che hanno suscitato particolare commozione: Ida Maria Iannelli ha ricordato l’indimenticabile figura di Pina Mucciacciaro, animatrice della passate edizioni di «Inedito d’autore», spentasi improvvisamente qualche settimana fa; quindi è stato consegnato un artistico premio al «palio» che per tanti anni ha preceduto nel pellegrinaggio a Montecorvino la statua del Santo, e che adesso lascerà il posto ad un altro «palio».
La scommessa lanciata 33 anni fa dalla manifestazione era trasformare Pietramontecorvino in un laboratorio di pensiero creativo. «La sfida continua, all’insegna di un rapporto sempre più stretto con l’identità e il Genius Loci», ha commentato Maria Consiglia Forte, vicesindaco di Pietra. Saverio Lamarucciola, componente dello storico gruppo fondatore di «Inedito d’autore», ha sottolineato la necessità di fare rete: «La settimana identitaria ha attratto sui Monti Dauni l’attenzione di istituzioni culturali importanti, come la Sovrintendenza ai Beni Culturali, ma è necessario avere orizzonti e progetti comuni da parte delle istituzioni locali».
Soddisfatta, anzi entusiasta, Alessia Tedesco, presidente della Pro Loco: «Ancora una volta, l’incontro tra artisti, intellettuali, creativi e le nostre radici ha sprigionato magia, bellezza. Continueremo in questa direzione: l’incanto che ci regala il passato, le emozioni che illuminano il presente grazie al gesto creativo sono una promessa di futuro, da sostenere e incoraggiare.»

Il gruppo di Inedito d’Autore
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Author: Redazione

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