Tornano le schegge del pensatoio di don Tonino Intiso con una “chicca” che sicuramente emozionerà e commuoverà gli amici ed i lettori di Lettere Meridiane e della pagina facebook dell’Eremo di don Tonino. La copertina riproduce un “reperto” che venne personalmente realizzato dal grande sacerdote, campione di solidarietà e di carità, per il Precetto Pasquale che i Vigili Urbani della Città di Foggia lo invitarono a celebrare, in occasione della Pasqua del 2001, presso la Chiesa di San Domenico.
Per illustrare l’invito alla celebrazione eucaristica, don Tonino utilizzò un disegno dell’altrettanto compianto Savino Russo, cui il sacerdote – legato a Savino da profondi vincoli di amicizia ed affetto – era particolarmente affezionato. Il “Cristo Risorto” che Savino realizzò in occasione del campo scuola dei giovani dell’Azione Cattolica diocesana che si svolse presso il Santuario della Madonna dell’Incoronata, dal 7 al 10 settembre del 1979. È un’opera che forse più di ogni altra svela ciò che Savino è stato, i valori in cui ha creduto, la fede, la speranza, la cultura che lo hanno sorretto, fino all’ultimo respiro.
Don Tonino commentò il disegno sottolineando come la mirabile evoluzione, plastica e cromatica, della raffigurazione di Gesù voluta da Savino esprima una vera e propria teologia, dentro la quale c’è tutto il senso della Pasqua.
Secondo don Tonino, il movimento delle braccia, dal Cristo accolto a quello spezzato, fino a
quello donato, svelano quasi un batter d’ali, un volo verso l’alto: “Il senso della Pasqua di Savino è che la resurrezione è donazione. Donazione assoluta. Senza donare, senza donarsi, non c’è resurrezione, non c’è Pasqua.”
Nel resto della “scheggia di pensiero” potete trovare il consueto appuntamento con la settimana liturgica, un interessante articolo sull’attualità e il significato della preghiera, e le riflessioni di Papa Francesco sulla pazienza.
Potete sfogliare tutta la scheggia qui sotto. Se volete scaricare soltanto la copertina, cliccate qui.
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