Fino a qualche tempo fa, nella vulgata popolare, l’8 marzo era la Festa della Donna. Poi sono state proprio le donne a preferire la definizione ufficiale, di Giornata Internazionale della Donna.
Ne hanno tutte le ragioni. C’è poco da festeggiare. La cronaca ci riporta quotidianamente episodi di violenza, femminicidi. La parità di genere resta un sogno lontano.
L’essere donna ha però un valore assoluto, non contingente, che sta oltre la cronaca, la fenomenologia, la narrazione. Un valore che parla di vita, libertà, futuro. Un valore inenarrabile, che può cogliere nella sua essenza più profonda soltanto la poesia, così come fa Rosa Serra in «Corrono le donne».
Quando l’ho letta, ed abbiamo convenuto di trarne la videopoesia che potete guardare ed ascoltare qui sotto, i suoi versi mi hanno fatto tornare in mente «l’eterno femminino» cantato da Goethe nel suo Faust: «Tutto ciò che passa non è che un simbolo, l’imperfetto qui si completa, l’ineffabile è qui realtà, l’eterno femminino (das Ewigweibliche) ci attira in alto accanto a sé».
La donna che corre tratteggiata da Rosa è una donna che sta sopra e oltre il tempo. Che vive la sua vita con irripetibile pienezza: «Una vita, cento vite vivono le donne. Sono radice, sono tronco, sono ramo, sono frutto. Sono donne.»
Lettere Meridiane ed Ausercultura Foggia celebrano la Giornata Internazionale della Donna 2024 con questi versi ineffabili, che sprigionano consapevolezza, responsabilità, speranza, luce. Ci attirano in alto, come voleva Goethe.
La videopoesia è interpretata dalla stessa autrice. I video utilizzati nel montaggio sono di Taryn Elliott (https://www.pexels.com/). Il brano musicale è Helium di Track Tribe.
Buona visione. (g.i.)
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Stupenda..