Questa settimana la verve di Madetù, il nostro disegnatore satirico in versione digitale, è un tantino in surplace. Ne ha tutte le ragioni, il buon Maurizio, vessato da un fastidioso “colpo della strega” e alle prese con la campagna per il rinnovo degli abbonamenti alla sua rivista Diomede. Che è assai di più di un po’ pagine di carta stampata: è un inno alla bellezza nascosta della nostra terra, un invito pressante a viverla e a valorizzarla, essa stessa monumentale esempio di bellezza, tenacia, davanti alla quale non puoi fare altro che collaborare sommessamente, toglierti il cappello, e cercare di trovare le parole giuste per una recensione che inseguo ormai da mesi. [Mi riesce sempre difficile recensire libri, autori, opere delle persone cui voglio bene… intanto, andate a dare uno sguardo qua].
Perdonate la digressione.
Insomma non molte vignette, in questa puntata di Riso alla Foggiana, rubrica satirica di Lettere Meridiane, ma tutte assai sapide ed attuali, tanto da convincermi che comunque la puntata s’ha da fare. A partire dalla vignetta d’apertura che eccezionalmente Madetù accompagna con un commento: «Le ragioni non stanno solo da una parte. Così facciamo il gioco di quei terroristi (dichiarati) di Hamas e dei Paesi canaglia dove ogni libertà è vietata…». Ben detto, e a voi, buona satira. (g.i.)