Kessel, il reportage ritrovato (grazie a Lorenzo Brescia)

Una ricerca meticolosa, certosina, premiata da un esito veramente eccezionale quella condotta da Lorenzo Brescia sul reportage realizzato a Foggia nella primavera del 1948, per conto della rivista Life, dal celebre fotografo Dmitri Kessel.
Come ricorderete, a trovare gli scatti nell’archivio di Life messo a disposizione da Google Arts & Culture era stato il nostro blog: prima l’immagine di Palazzo Dogana pavesato di manifesti della propaganda elettorale, poi erano venute fuori altre foto di piazza XX settembre e della chiesa di San Francesco Saverio.
Lorenzo Brescia ha fatto molto di più: ha trovato decine di immagini, che documentano e riportano alla luce ormai dimenticati pezzi della vita cittadina, in quel passaggio nevralgico della sua storia rappresentato dalla campagna elettorale del 1948. Si percepiscono una città, una comunità che vogliono lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra per imboccare la strada della rinascita e della ricostruzione.
Il lavoro di Brescia è veramente straordinario. Cercare nell’archivio di Life è impresa tutt’altro che facile, in quanto le foto non sono taggate, né localizzate o datate. Bisogna sfogliarle una ad una, come ha fatto il buon Lorenzo, che le ha collazionate in un filmato che rappresenta un documento inedito e fondamentale per la storia di Foggia.
«A guardare le foto – scrive Lorenzo presentando il suo lavoro – risaltano particolari concatenati che destano tantissime considerazioni, come ad esempio la gelataia con il suo banco con ombrellone alle sinistra della Chiesa delle Colonne: Pino Ruscitti (r.i.p) anni orsono mi pregiò di un suo libro e mi spiegò il rito delle gelataie. La tanto menzionata gelateria Norge, gestita da veneziani, fa bella mostra con i suoi due ingressi; la sede di una sezione del Partito Socialista; la Libreria Minerva-Dante; Ippolito, che con i suoi altoparlanti trasmetteva le “radiocronache-telefoniche” delle partite esterne di richiamo dei Satanelli; il palazzo Varo; insegna Leopoldina; foto Tonti; Tanti assembramenti, per leggere i consigli dei vari partiti e per acquistare beni alimentari; i lustrascarpe-sciuscià sul marciapiede opposto a quello dello struscio; i ragazzini sul palchetto in legno per i comizi, ai piedi della facciata di Palazzo Dogana. Tanti e tanti manifesti imbrattavano le facciate ed ogni spazio libero era sfruttato per apporvi, con degli stampi, i simboli dei partiti. Le cronache del tempo, ci dicono che solamente la sede del Banco di Napoli restò immune dalla stratificazione scellerata di carta, colla e pittura. Dopo le elezioni, non poche lire furono necessarie per ripulire le facciate.»
Le fotografie di Kessel sono di una bellezza unica. Il grande fotografo americano dovette restare impressionato dal fervore e dal calore della città e della sua gente, dedicando a Foggia una impressionante serie di scatti. Il suo reportage costituisce un documento di fondamentale importanza. A Lorenzo Brescia il merito di averlo ritrovato e reso pubblico, dimostrando ancora una volta l’importanza della public history come strumento di recupero del passato e di valorizzazione dell’identità collettiva.
Potete guardare qui sotto il filmato.

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Kessel, il reportage ritrovato (grazie a Lorenzo Brescia)

  1. Avevo poco più di due anni e mi ricordo delle liti in piazza tra “tifosi” dello scudo crociato e falce e martello.
    La gelataia si chiamava Marianna e invitava i nostri genitori a comprare i gelati e la granita con il “motto” :
    gratta Marianna più gratta e piu’ guadagna.

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