Il gran ritorno a Foggia della fanfara della Guardia di Finanza

Print Friendly, PDF & Email

Dopo un’assenza di anni, è tornata a Foggia la celebre fanfara delle Fiamme Gialle. Sabato 27 gennaio 2024, il capoluogo dauno ha ospitato la Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, diretta dal m.o Giovanni Raccuglia.
L’iniziativa è stata promossa dalla sezione foggiana dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia guidata dal Lgt cs (c) Angelo Cammarata, che ancora una volta si segnala per i suoi positivi legami con il territorio e per la sua sensibilità culturale.
Il prestigioso complesso bandistico ha aperto i Campionati Nazionali Cadetti svoltisi alla Fiera di Foggia suonando l’inno tricolore e si è successivamente esibito in un applaudito concerto presso il Liceo psicopedagogico “Poerio”. Un riuscito gemellaggio tra forze dell’ordine, mondo della scuola e mondo dello sport, che ha vissuto un momento particolarmente toccante quando, in considerazione della coincidenza tra le manifestazioni che hanno visto protagonista la Fanfara e la Giornata della Memoria, è stata data lettura di alcuni brani del memoriale di Giovanni Battista Roselli, foggiano, internato nei campi di sterminio nazisti da settembre del 1943, fino all’8 maggio del 1945.
Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, assieme al presidente Cammarata, la dirigente dell’istituto, Poerio dott.ssa Enza Maria Caldarella (nella foto in alto, con Cammarata e il m.o Raccuglia), il Col. t.SPEF Leonardo Ricci, Francesco D’Armiento (campione di sciabola) , Antonio Iandolo, presidente della Asd Olympia Fencing, il MA uff Alberto Lamonaca, Aurelio Vietri, presidente della Sezione Territoriale ANCRI Foggia.
Potete vedere qui sotto un filmato e alcune foto dell’evento.

Un momento della esibizione della fanfara al Poerio
Da sinistra: Angelo Cammarata, Col t.SPEF Leonardo Ricci, Francesco D’Armiento (campione di sciabola) , Antonio Iandolo, Presidente della ASD OLYMPIA FENCING, MA uff Alberto Lamonaca.

 

Facebook Comments

Hits: 0

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *