Quando la satira “bacchetta” la politica

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La scena politica, sia nazionale che locale, è quotidianamente scossa da polemiche più o meno velenose, quasi sempre autoreferenziali, che contribuiscono ad allontanare i cittadini dalle istituzioni e da quel fondamentale esercizio di democrazia che è il voto (e poi ci si lamenta dell’astensionismo…). Servirebbe qualche tweet in meno e qualche riflessione in più, ma soprattutto un pizzico di autoironia, accompagnato dalla capacità di mettersi in discussione, di non pretendere di avere sempre la verità in tasca.

Prova a dare qualche consiglio per l’uso il nostro disegnatore satirico in versione digitale, Madetù, con una puntata di Riso alla Foggiana quasi interamente dedicata alla politica. La satira è uno strumento efficace (e divertente) per stemperare il veleno con il sorriso. E pensarci un po’ su.

Peraltro, sorridere contribuisce a migliorare l’umore, e ad allungare la vita, come il buon Maurizio suggerisce nella vignetta cui abbiamo voluto dedicare l’apertura della nostra rubrica satirica domenicale, perché – si sa – un po’ di pubblicità non guasta mai. Buona lettura. (g.i.)

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Author: Maurizio De Tullio

2 thoughts on “Quando la satira “bacchetta” la politica

  1. Acume e satira sembrano la soluzione migliore x affrontare tempi strani ed indecifrabili come quelli che stiamo vivendo nell’oggi della vita e della politica…almeno non uccidono la speranza…❗

  2. Sapete qual’è il problema tra ricchi e poveri, no no …..non è il fatto che siano rimasti in due a cantarsele…le loro canzoni. No …..sono sempre più convinto che questa disfida, sia posta male, ovvero che: il povero parta svantaggiato perché si trova sempre sulla linea di partenza, mentre il ricco è già
    spaparanzato sulla linea d’arrivo. cosa ne pensate?

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