Padre Arcangelo Maira, missionario scalabriniano che per lungo tempo visse a Manfredonia, è stato una persona straordinaria. Un campione di solidarietà e di umanità. Va quindi salutata con commozione ed entusiasmo la decisione del “Franco Cuomo International Award” e dell’associazione “Per il Meglio della Puglia” di conferirgli un premio alla memoria, in riconoscimento del suo incessante impegno a favore degli ultimi per i quali ha speso la sua vita.
Il riconoscimento sarà consegnato ai suoi familiari, il 4 dicembre a Roma, a palazzo Giustiniani.
Nato nel 1962 e tornato al Padre due anni fa, padre Arcangelo si impegnò anima e corpo a favore degli immigrati provenienti dall’Africa sub-sahariana, costretti a vivere nelle baraccopoli delle campagne foggiane, sfruttati sotto il giogo del caporalato. Contribuì alla loro emancipazione, con le scuole di italiano informale e le ciclofficine, affinché potessero muoversi autonomamente e comunicare direttamente con il datore di lavoro, con l’obiettivo di scavalcare i caporali.
Fece una intensa opera di divulgazione e di sensibilizzazione per far conoscere le condizioni di vita e sfruttamento dei braccianti in Capitanata e di persuasione verso le istituzioni affinché si attenuassero le condizioni di estremo disagio da loro subite.
Antonio Fortarezza, regista e designer foggiano che ha realizzato diverse opere a far conoscere la realtà dello sfruttamento del lavoro agricolo e degli immigrati nelle campagne del Tavoliere, ha dedicato qualche anno fa a padre Arcangelo una intervista nella quale il sacerdote parla della importanza dell’accoglienza raccontando la sua esperienza e la sua visione. Potete guardarla qui sotto.
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