L’indimenticabile “Flagella”: splendori e miserie del più bel cineteatro foggiano

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Il Flagella è stato il cine-teatro più grande e bello della città di Foggia. Ed è stato anche tra i primi a doversi arrendere all’assalto del cemento. I foggiani di una certa età ancora lo ricordano, con la sua vasta platea e il tetto semovente che veniva aperto nelle calde notti estive, per offrire un qualche refrigerio agli spettatori.
Al Flagella dedichiamo la puntata odierna di Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che regala ad amici e lettori gadget digitali sul nostro passato e la nostra identità, ringraziando a loro nome l’amico Tommaso Palermo, che ha messo a disposizione le fotografie e i materiali di archivio, alcuni dei quali gli erano stati donati dal mai troppo compianto Pino Del Grosso.
Progettato dall’arch. Carlo Tornelli di Bologna, che si occupò anche della direzione dei lavori di costruzione, il cineteatro venne inaugurato domenica 10 luglio 1938, “con l’intervento del miglior pubblico foggiano”, com’ebbe a scrivere il cronista della Gazzetta del Mezzogiorno.
Era provvisto di dotazioni tecnologiche all’avanguardia, per quei tempi: oltre alla già richiamata cupola, il sofisticato impianto elettronico consentiva l’apertura a distanza dei finestroni laterali: un impianto di condizionamento ante litteram, insomma. Per tre lati si affacciava sulle strade pubbliche, mentre il quarto sfociava in un ampio cortile, offrendo dunque le più ampie garanzie di sicurezza. La sala, arredata con notevole gusto, presentava una larghezza media di oltre 16 metri con una lunghezza di quasi 38 metri in platea e 10,45 in galleria, e un’altezza di metri 10,50. Aveva circa 1.800 posti a sedere. Più del doppio del Teatro Giordano, che allora si chiamava Teatro Dauno, che poteva contenerne circa 700.
A promuovere l’avveniristico progetto erano stati i tre fratelli Domenico, Antonio e Potito Flagella, costruttori edili non nuovi a imprese del genere: presso un loro stabile, ceduto in fitto per una metà, era stato ubicato uno dei primi moderni alberghi cittadini.


Il disegno e le schema vennero presentati alla cittadinanza nel padiglione dell’Ente Provinciale del Turismo alla Fiera di Foggia, suscitando, come scrive Il Giornale d’Italia del 14 agosto 1937, “le concordi simpatie della cittadinanza” e “il generale interesse dei visitatori”. Sopra potete vedere il titolo dell’articolo e l’immagine del progetto.
L’inaugurazione del cineteatro venne salutata come “un’autentica attuazione delle direttive del duce per il teatro di massa (sic)”.
La serata inaugurale, di cui potete ammirare qui sotto una rara fotografia, suscitò un grande entusiasmo. Dopo un’applaudita dimostrazione dell’apertura elettrica della cupola e dei finestroni, e delle potenzialità dell’impianto di illuminazione, 60 professori dell’Orchestra Sancarliana di Napoli, diretti dal maestro Nino Campanino si esibirono in diverse sinfonie e quindi accompagnarono i cantanti nella esecuzione di celebri arie di opere liriche: si avvicendarono sul palcoscenico il soprano Jole Rizzuto, il mezzosoprano Bianca Glemenzo, il tenore Augusto Ferrauto, il baritono Mino Cavallo.


Durante i bombardamenti della tragica estate del 1943, il Flagella rimase miracolosamente in piedi (qualche decennio dopo, durante i lavori di demolizione verrà rinvenuta una bomba inesplosa). Venne requisito dagli Alleati che lo utilizzarono per spettacoli e per la proiezione di film destinati alle loro truppe, ed ospitò memorabili serate.
Ma di questo, e del resto della storia del Flagella parleremo nella prossima puntata, offrendovi tante altre interessanti immagini.

Geppe Inserra
(1. continua)

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Author: Geppe Inserra

10 thoughts on “L’indimenticabile “Flagella”: splendori e miserie del più bel cineteatro foggiano

  1. Circa il cine teatro Flagella ho calcato il palco del cine teatro alla fine degli anni 60, credo febbraio o marzo del 1969. Partecipai, con il mio gruppo musicale《 I Figli dei Fiori 》al primo concorso cittadino per complessi musicali; una vera e propria rassegna. Ricordo che ogni gruppo vi partecipava eseguendo 2 pezzi, editi o inediti. C’era una giuria e i gruppi partecipanti molti. Il cine teatro era stracolmo di giovani. il mio gruppo si classificò al terzo posto. Un’esperienza indimenticabile.

  2. I Figli dei fiori furono “ingaggiati” da me per un veglione (come organizzatore) nel Dicembre del 1968, in una sala di Via Fraccacreta, mi pare villa Maria, il veglione non andò bene, ci venne poca gente, ma non ricordo chi facesse del gruppo.

    1. vi ringrazio per aver ricordato il nostro cinema, quanti ricordi.
      Io sono Andrea Domenico Flagella, la terza generazione (54 anni) e ho la memoria piena di bellissimi ricordi da La Smorfia (Troisi) a Domenico Modugno …

      1. Ho una foto dei componenti tutti che partecipammo al concorso di alcuni giorni prima o dopo. Come posso inviartela? Ti aggiungo per completezza i nomi: Salvatore Il Grande(chitarraa compagnamento e coro falsetto); Siani Giuseppe(chitarra solista e voce); Nuccio D’Atri(chitarra basso); Lello Tota(tastiere); Emilio Sansone(Sax); Enzo D’Alessandro(Batteria) e Voce solista Rosario Rizzi. Alla manifestazione partecipò con la conzone…..La pioggia, la giovanissima Pina Tota, sorella di Lello(organista), Fammi sapere come posso inviarti la foto. Ciao Geppe

  3. Purtroppo no. posso citarti i componenti del mio gruppo. Oltre a me c’erano: Siani Giuseppe chitarra solista mancina, batteria Enzo D’Alessandro, tastiere Lello Tota, Sax Emilio Sansone, cantante solisti Rosario Rizzi e Pina Tota. il teatro era una vera e propria bolgia. Ricordo che i primi furono i…… Mini 69.

  4. Ricordo anche questo evento e l’anfitrione di quella serata era il titolare di un esercizio commerciale….chez mois, che si trovava di fronte alla scuola Parisi, in Via Matteotti. era una sua festa, per cui la presenza della gente non dipendeva da noi ma da una scarsa pubblicità dell’evento. Avemmo in altre circostanze un discreto successo durante le festicciuole dei vari cral cittadini, oltre a feste di piazza anche in provincia. matrimoni tantussimi e veglioni di ogni genere.

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