Lettere Meridiane pubblica il ricordo di Ettore Braglia, cultore di storia locale scomparso sabato scorso all’età di 70 anni, pronunciato oggi in occasione delle esequie da Geppe Inserra, nella Chiesa di San Salvatore.
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Quando ho appreso della scomparsa del caro Ettore, il mio pensiero è andato subito, come accade in questi casi, ai diversi momenti vissuti insieme, in compagnia di tanti amici comuni. Mi sono accorto che il filo che annoda tutti questi ricordi c’è una di quelle cose di cui non ti rendi conto subito, ma che solo la memoria riesce a restituire.
Non ho mai visto, non abbiamo mai visto Ettore arrabbiato.
Anche quando raccontava delle sue ambasce personali o quando il Foggia perdeva, nei suoi occhi brillava sempre una luce, la luce della speranza e del sorriso.
Ettore è stato quello che una volta si definiva un signore, termine caduto purtroppo in disuso in un’epoca in cui la signorilità è diventata merce sempre più rara. È stato un uomo di speranza che ha elargito sorrisi e luce a quanti lo incontravano.
Un altro tratto che non dimenticheremo mai è la sua innata generosità. Quando ci vedevamo nel suo piccolo negozio al Cristallo, non mancava mai di regalarmi qualcosa, per i figli, o per i nipoti.
Quando ci accoglieva nel suo giardino, che avevamo battezzato Braglia Stadium, per condividere le partite dei nostri amati satanelli, era un padrone di casa ospitale, accogliente, affabile. Sempre col sorriso sulle labbra. Così come quando scarrozzava gli amici allo Zaccheria o al mare, trasformando la sua auto in una navetta.
È stato anche un uomo dotato di una grande curiosità intellettuale, che lo ha sostenuto nell’ultima stagione della sua vita, portandolo a raggiungere traguardi importanti, non solo per la sua crescita personale, ma anche per quella della comunità e della sua memoria collettiva.
Imprenditore lungimirante, voleva trasformare il negozio del Cristallo in un centro culturale specializzato in editoria locale. Era convinto della validità della cultura come motore di sviluppo.
In età avanzata ha deciso di tornare sui libri, e di pubblicare libri, si è rimesso a studiare. Ogni esame superato era una festa che non mancava mai di condividere, fino a quando ha conseguito la laurea, seguito dalla iscrizione ad un altro corso..
È stato un certosino ricercatore di storia locale: spulciava meticolosamente vecchi giornali e libri, per riportare alla luce pezzi del passato e tracce dell’identità, che raccoglieva in libri antologici che hanno ridato significato e attualità a tanti articoli comparsi sui giornali locali del passato, che sarebbero stati altrimenti dimenticati.
Con questo spirito, è stato docente della Università del Crocese, istituzione del Comune di Foggia che si occupa della valorizzazione della storia e della tradizione locale.
È stato anche uno dei primi ad intuire le potenzialità dei social media, fondando la bella pagina facebook, Foggianius.
Mi aveva chiesto di scrivere la prefazione all’ultima sua fatica, un libro dedicato alle Grandi Donne Foggiane, che nel sottotitolo definiva Tenaci Creative Coraggiose. Non avrei mai immaginato che invece avrei scritto di lui per rendergli l’estremo saluto.
Ettore caro, non sarà possibile colmare il grande vuoto provocato dalla tua dipartita.
Cercheremo di farlo ricordando i tuoi sorrisi, facendo tesoro delle tue parole, che ci lasci come preziosa eredità culturale.
Addio, Ettore. Continua a volerci bene e, da lassù, prega per noi.
Geppe Inserra
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È evidente che la morte di una persona che hai conosciuto fa male. Ettore l’ho conosciuto un po’ meglio quando per motivi di appartenenza ad un gruppo social ci siamo incontrati spesso condividendo le stesse emozioni verso la cultura popolare, la poesia in vernacolo, la pittura e il teatro. con questo voglio dire che in un certo senso eravamo simili. Mi è davvero dispiaciuto sapere della sua morte prematura. Effettivamente con lui Foggia ha perso un figlio che sapeva raccontare la vita della gente. Le mie condoglianze alla famiglia e che il suo Riposo fra i giusti lo faccia entrare fra le braccia del Signore. Ciao Ettore