Fresco di laurea, ero a Cerignola, a casa dei miei nonni per il tradizionale appuntamento con la Festa della Madonna di Ripalta. Nello studio di mio nonno, per l’ennesima volta mi fermai a guardare quei quadernetti di un’altra epoca. Ogni volta che li osservavo provavo una sensazione di disagio: era come se mi aspettassero e mi chiamassero. Sapevo già che cosa contenevano: erano gli appunti che il mio bisnonno, Marcuccio, partigiano antifascista, amico e stretto collaboratore di Giuseppe Di Vittorio, aveva raccolto negli anni del confino alle Isole Tremiti e a Favignana e nelle carceri di Lucera e Benevento. Quel giorno presi la decisione: no, quegli appunti non dovevano finire nel dimenticatoio, né nell’archivio di una fondazione. Perché la volontà di chi li aveva scritti era tramandarli alle successive generazioni: dovevano essere pubblicati!
Così iniziò la gestazione del volume “Il Compare del popolo – Memorie di un sindacalista rivoluzionario” e così ho imparato a conoscere ed apprezzare Franco Mastroluca sotto un’altra prospettiva. Lo conoscevo da anni come politico capace e come editore paziente e lungimirante. Il percorso che ho condiviso con lui fino alla redazione e alla pubblicazione del volume per la casa editrice “Sudest” è stato una delle più belle esperienze professionali della mia vita. Mi ha insegnato tutto quello che so in tema di ricerca storica e letteraria. E, in definitiva ho apprezzato la capacità dell’uomo e dell’editore, oltre che dell’amico Franco, di cogliere l’essenza delle cose, di percepire la qualità di una storia implementando azioni di ricerca e di verifica dei fatti. Detto così può sembrare sminuente ma, la verità, è che il confronto quotidiano con Franco ha reso possibile un’accurata fase di verifica e di sintesi che si è tradotta nel volume realizzato e pubblicato.
A distanza di quasi 20 anni, il 4 settembre 2023, ho ricevuto una notizia che mi ha commosso profondamente. È nata, ad opera di Franco Mastroluca, la sceneggiatura di un cortometraggio, “Fame e Libertà”, liberamente ispirato a quel libro e alle vicende di Marcuccio e della sua famiglia durante il confino alle isole Tremiti. “Fame e libertà” è parte di una raccolta “Le isole delle acque verdi e altri corti”. Il primo di questi 4 corti “Le isole delle acque verdi” è diventato un film, con la regia di Gigi Giuffrida, proiettato nel 2019. A breve, anche “Fame e Libertà” lo dovrebbe diventare!
Ho da poco finito di leggere la sceneggiatura di “Fame e Libertà” e sono profondamente commosso. Il lavoro di Franco è impeccabile: riesce a rendere alla perfezione l’atmosfera degli anni del Confino durante il Regime Fascista, le sofferenze e la forza di volontà dei confinati; quella speranza e quella voglia dei protagonisti di quegli anni di continuare a combattere e a credere in un Paese e in un futuro migliore. Oltretutto, la raccolta apre una pagina di letteratura davvero importante perché, per la prima volta, le Tremiti non sono viste più solo come location cinematografica e balneare d’eccellenza ma anche e soprattutto come un luogo di repressione, sofferenza, di morte, di stenti, di lotta e di rinascita.
Un lavoro davvero ben riuscito del quale è giusto e doveroso ringraziare anche il vulcanico Matteo Borgia senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile.
Chiudo questo lungo accorato post con un invito a voi che mi state leggendo: comprate il libro dal link che vi copincollo a seguire.
C’è una storia di eroismo, di impegno politico, sociale e sindacale, di sacrifici, di onestà, di valori partigiani, antifascisti e democratici che merita di essere conservata e tramandata. Perché gli esempi positivi del passato devono diventare le fondamenta per costruire il futuro.
Enzo Pizzolo
Link per l’acquisto del volume: https://www.amazon.it/dp/B0CHKTDZKM/ref=sr_1_1?crid=N8RBT2WLBAWP&keywords=franco%20mastroluca&qid=1694516333
[Nella foto, Marcuccio Pizzolo, sulla sfondo la “casa dei coatti” alle Isole Tremiti]
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