I tesori nascosti dei Quartieri Settecenteschi di Foggia

Foggia è una strana città, dove la periferia spesso s’annida nel centro, nella sacche di degrado e di fatiscenza dei Quartieri Settecenteschi. Ma può succedere che proprio questi vicoli e queste viuzze regalino inattese, e gradite,  sorprese.
Mi è successo ieri sera, passeggiando in via Umberto Garofalo, un traversa di via Pietro Scrocco a due passi da corso Matteotti.
Si sa che il manto stradale di asfalto sta diventando un ricordo in molte strade foggiane. Si sbriciola, scivola via anche perché sono ormai anni, e forse decenni, che non si provvede alla manutenzione.
A via Garofalo il cedimento dell’asfalto ha riportato alla luce l’acciottolato che ricopriva le strade cittadine, assai più resistente e duraturo dei manti industriali con cui sono state pavimentate le strade nei decenni successivi. Potete ammirarlo nella fotografia, che ci regala un pezzo del passato di Foggia.
La bellezza e la solidità della pavimentazione di una volta dimostra gli operai stradali di allora erano degli straordinari artigiani. Comporre un acciottolato è quasi un’opera d’arte: occorre stendere uno strato di ghiaia e poi sistemarvi sopra i ciottoli, in modo uniforme, compattandoili con la sabbia, per evitare che cedano.
L’acciottolato di via Garofalo ha resistito impavido ai decenni, è riaffiorato inatteso dal precario asfalto dei “miglioramenti” successivi. E ancora oggi si manifesta in tutta la sua artigianale bellezza. Un inno al lavoro e all’abilità di quegli antichi, anonimi operai.
Difficile dire a quanti anni fa risalga. Potrebbe anche avere un secolo e più. A Foggia si cominciò ad utilizzare l’asfalto per pavimentare le strade dagli anni della ricostruzione post bellica. Prima di allora, le tecniche prevalenti erano, appunto, l’acciottolato (che era solido e resistente, ma richiedeva manutenzione costante e non era particolarmente confortevole per la guida) oppure la pavimentazione in pietra lavica che veniva riservata alle strade maggiori e con più traffico.
Nei decenni passati succedeva più frequentemente che pezzi di acciottolato riaffiorassero da sotto l’asfalto. Con i successivi rifacimenti stradali questa eventualità è diventata più remota. Ecco perché il “caso” di via Garofalo è piuttosto raro.
Se capitate da quelle parti, fate un salto per ammirarlo. Ne vale la pena.

Geppe Inserra

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Author: Geppe Inserra

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