Come Foggia fu sventrata dalle bombe, la verità da una foto

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Sì, Foggia fu sventrata dai bombardamenti degli Alleati che la martoriarono ottant’anni fa, nella tragica estate del 1943. La conferma giunge adesso anche da una fotografia, scattata da un autore ignoto, e custodita nell’archivio digitale IBCC, costituito dal Comando bombardieri della RAF in collaborazione con l’Università di Lincoln. Il prezioso reperto fa parte della collezione di Norman Ivor Powell. Per la verità, si tratta di un’immagine che già da tempo era nota a studiosi e cultori della materia. A fare la differenza, è stata l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale, che hanno messo a nudo particolari che non potevano essere colti normalmente e non erano dunque stati notati prima.
La storia è andata così: quando ho rintracciato la foto (che non avevo mai visto prima), mi sono subito messo in contatto con Tommaso Palermo, che oltre ad essere un fraterno amico è anche una delle massime autorità in materia di bombardamenti del 1943.
Il buon Tommaso mi ha detto che si trattava di un’immagine già conosciuta ed analizzata, ma ha accolto con entusiasmo la mia proposta di applicare alla fotografia tecniche di restauro digitale e di intelligenza artificiale, per vedere che ne veniva fuori.
Il risultato è stato sorprendente. Quando gli ho restituito la foto “trattata” Palermo ha così commentato: “Bella e molto definita, anche se ingrandendola si notano alcune aberrazioni correttive operate dall’intelligenza artificiale. Ma è notevole il guadagno in qualità nelle parti centrali e maggiormente a fuoco il che rende la lettura della città molto stimolante. Interessanti tanti particolari: i danni da bomba un po’ dappertutto e in alcuni siti particolarmente devastante e poi: la casa di Genoveffa de Troia (con lei al suo interno) in quella che all’epoca era via Briglia, il palazzo Persichetti (attuale piazza san Francesco) non ancora completato… Ogni angolo racconta qualcosa.”
Anche la didascalia che accompagna l’immagine sull’archivio digitale IBCC conferma i danneggiamenti resi visibili dall’immagine: “fotografia aerea obliqua di una parte della città – vi si legge – che mostra il Palazzo degli Uffici Statali con il Palazzo degli Studi più lontano. Nell’angolo in alto a sinistra c’è un’area di terreno aperto mentre nell’angolo in alto a destra c’è un’ampia disposizione di edifici. Molte strade sono disposte a griglia rettangolare mentre quelle che entrano nella piazza sono a 45 gradi. Nella metà inferiore dell’immagine ci sono prove di danni da bomba con aree di terreno aperto ed edifici sventrati. Al verso ‘Foto aerea di Foggia’.”
Alcune avvertenze per l’uso. L’immagine che illustra l’articolo è solo una miniatura di quella ottenuta con il trattamento digitale, che potete guardare o scaricare cliccando su questo link. A questo link, potete invece consultare il record dell’archivio IBCC.
Qui sotto potete sfogliare una galleria di particolari, la cui individuazione devo a Tommaso Palermo, che ringrazio molto per la sua consueta passione e per l’amichevole collaborazione.
L’archivio digitale IBCC è molto ricco di immagini che riguardano Foggia. Nei prossimi giorni proverò ad utilizzare le stesse tecniche su altre interessanti fotografie. Fate il nodo al fazzoletto, e state in campana.

Geppe Inserra

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Author: Geppe Inserra

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