Ottant’anni fa l’inizio del bombardamenti su Foggia: un recital per celebrare la ricorrenza

Ottant’anni fa aveva inizio la tragica estate foggiana, che nel 1943 costò la vita a migliaia di cittadini e provocò la distruzione di buona parte della città. Il 28 maggio del 1943, improvvisamente, i foggiani si resero conto che non sarebbero rimasti immuni dai raid aerei degli alleati, così come qualcuno aveva ritenuto, sperando nella intercessione del sindaco di New York, Fiorello La Guardia, di origine foggiane.
Era un assolato venerdì quando cominciò l’incubo che li avrebbe accompagnati fino a settembre: per la prima volta, vennero sganciate bombe vere, assieme a volantini propagandistici che preannunciavano in modo sinistro anche la valenza strategica dei bombardamenti. “Avviso! Caduta Tunisi, ecco quello che i tedeschi faranno dell’Italia: il campo di battaglia del fronte meridionale della Germania… Ora tocca all’Italia, perché morire per Hitler?”, così si leggeva sui foglietti che gli equipaggi dei Liberator del 367° Bomb Group lanciarono sulla città, assieme al loro carico di bombe.

Apparve subito chiaro che quelle micidiali incursioni non avevano soltanto lo scopo di annientare gli obiettivi strategici come l’aeroporto Gino Lisa (su cui si accanì in modo particolare il raid del 28 maggio) e la stazione ferroviaria, e di spianare la strada alla conquista di Foggia.
Lo scopo era anche quello di terrorizzare la popolazione civile.

Quel giorno, a Foggia faceva caldo. Era la classica giornata della tarda primavera ce fa già pregustare l’estate. Nessuno avrebbe potuto prevedere che sarebbe stata un’estate all’insegna della tragedia. La sera al Teatro Flagella avrebbe dovuto avere inizio la stagione lirica con la rappresentazione del Rigoletto. Ma il sipario non si aprì.

Alle 11.20 le sirene suonarono l’allarme, e non ci fu molto tempo per mettersi al riparo nei rifugi. L’attacco, praticamente incontrastato dai reparti della contraerea italo-tedesca, provocò seri danni all’aeroporto e allo stadio comunale. Il bilancio fu pesante: 45 vittime civili, 11 soldati tedeschi uccisi e 61 feriti a Foggia. Morirono anche diversi prigionieri di guerra, che si trovavano in un campo nei pressi di Lucera.

Le autorità del IX Corpo d’Armata che si occupavano della conta dei morti, indicarono in 300 il numero delle vittime di quella prima giornata.

Numerose le iniziative per commemorare l’ottantesimo anniversario di quell’evento. Di particolare rilevanza il recital Storie di Canzoni per la pace, che si terrà martedì, 30 maggio prossimo, alle ore 18.30 nell’Auditorium della Cgil in via della Repubblica 68 a Foggia. La manifestazione vedrà la reunion di Bruno Caravella e Gianni Ruggiero, cantastorie e poeti popolari, che dopo molti anni tornano a collaborare in un progetto di notevole rilevanza culturale.

Ivana D’Alessandro e Bruno Caravella

L’iniziativa è promossa da Auser Territoriale Foggia e Spi Cgil, con il contributo della Regione Puglia e del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, e in collaborazione con Cgil Foggia, Fondazione Foa, Anpi e Ufficio Scolastico Provinciale. La serata si svolge nell’ambito del progetto “Memoria Ritrovata“, finanziato dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese con il bando “Luoghi della Memoria”.

Bruno Caravella e Gianni Ruggiero sono stati due protagonisti della scena musicale foggiana degli anni Settanta. Particolarmente attenti ai temi sociali, insieme fondarono ed animarono una delle più significative esperienze di promozione culturale che la città ha vissuto in quel decennio: la scuola popolare di musica di Borgo Croci, che rappresentò uno straordinario strumento di coesione e di contrasto alla disgregazione sociale delle periferie.

Durante la serata, Caravella e Ruggiero saranno accompagnati dalle rispettive consorti, Ivana D’Alessandro ed Ester Brescia, sensibili interpreti.

Ester Brescia e Gianni Ruggiero

Il programma prevede reading di poesie e canzoni composte da Caravella e Ruggiero, che leggerà il “Poema per la mia città martoriata”, dedicato proprio ai bombardamenti che insanguinarono il capoluogo dauno. Caravella proporrà una versione inedita della struggente “Foggia madre terra” di Antonio Basta, assieme a canzoni composte per lo spettacolo “Il meraviglioso filo del ricordo. La fine di una guerra è sempre il più bel goal”, con testi tratti dalle storie di Carolina Delli Carri e Maria Sireno. Gianni Ruggiero proporrà canzoni che ha composto sul tema dei bombardamenti ed un brano dedicato ai fratelli Biondi, partigiani foggiani caduti in terra marchigiana, con testo composti assieme a Raffaele De Seneen.

Una serata all’insegna della memoria e dell’identità, a cui gli amici e i lettori di Lettere Meridiane sono caldamente invitati a partecipare.

 

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Ottant’anni fa l’inizio del bombardamenti su Foggia: un recital per celebrare la ricorrenza

  1. 𝐅𝐎𝐆𝐆𝐈𝐀 𝐂𝐈𝐓𝐓𝐀’ 𝐌𝐀𝐑𝐓𝐈𝐑𝐄

    𝐔𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭à 𝐝𝐨𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞

    Umanità dolente ripiegata sullo strazio di un giorno incupito
    sbaragliato esercito inerme in rotta davanti all’incalzare inesorabile
    del tempo dell’ora dell’istante del già andato precipitato nell’abisso
    senza luce senza quiete del quando del… forse del… mai della pace
    nella fine dell’infinito incrudelire dell’affanno

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