Qualche giorno fa mi sono imbattuto in due persone che stavano armeggiavano sui pini di via Benedetto Croce. Li guardavano, li fotografavano, li esaminavano con certe apparecchiature e, terminato l’esame, in certi, molti casi li “marchiavano” con la vernice di una bomboletta spray. Ho chiesto loro cosa stessero facendo, e con molta cortesia mi hanno risposto che stavano effettuando sopralluoghi per conto dell’Amministrazione Comunale per verificare lo stato di salute statico degli alberi. Ho quindi domandato loro cosa significasse il codice colorato. Come temevo, i tecnici contrassegnano gli alberi che risultano pericolanti. Saranno sottoposti ad ulteriori esami e, se la diagnosi verrà confermata, verranno tagliati ed eventualmente sostituiti con alberi di nuova piantumazione.
Sono tornato il giorno dopo in via Benedetto Croce, e ho scattato le fotografie che potete vedere nell’articolo. Buona parte degli alberi è stata “marchiata2 e dunque risulta a rischio. I poveri pini pagano il fatto che da molti anni il verde pubblico cittadino viene curato poco e male. Se si fosse intervenuti per tempo, si sarebbe forse potuto scongiurare questa attività drastica di messa in sicurezza, che potrebbe provocare una pesante decimazione del verde pro capite, già tutt’altro che esaltante. D’altra parte, non sono stati infrequenti gli episodi di alberi che, proprio nella zona compresa tra via Benedetto Croce e viale Ofanto, sono caduti, per fortuna senza provocare danni alle persone.
L’aspetto forse più allarmante della vicenda è che l’opinione pubblica è ignara di quanto sta accadendo, mentre dovrebbe essere informata di questa attività di monitoraggio, dei risultati e delle diagnosi che sta producendo e, soprattutto, cosa si intende fare per ripristinare gli alberi che, come tutto lascia purtroppo presagire, sono destinati al taglio.
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