Il capolavoro contro la guerra di Vinicio Capossela

Orecchiando desolato l’ultimo festival sanremese – il peggiore di sempre quanto a qualità musicale, il migliore di sempre quanto a spocchiosa autoreferenzialità – mi sono chiesto da quanti anni non esce più una di quelle canzoni che fanno la storia della musica d’autore. Quelle che appena le ascolti sai che diventeranno un classico, un monumento e che – per dirla con Italo Calvino – relegheranno “l’attualità al rango di rumore di fondo, e persisteranno come rumore di fondo anche là dove l’attualità più incompatibile fa da padrona.”
Ed eccola qui. Capolavoro assoluto. Emozione che si raggruma, pathos, poesia che diventa canto, che si eleva sul tempo e sul presente, pur parlando del presente meglio di un libro di sociologia: La crociata dei bambini di Vinicio Capossela. Una canzone che parla di guerra, ma soprattutto di pace, con coraggio, senza retorica né furbizia. Il brano è ispirato ad un autentico classico, l’omonimo poema di Bertolt Brecht, composto nel pieno della seconda guerra mondiale. Racconta di un gruppo di bambini disperati, senza genitori e senza nessuno che gli badi, che si misero in viaggio per scampare agli orrori della guerra e ai soldati nazisti, costretti a rubare per la sopravvivenza perché “per dare alle bocche, / di cosa mangiare / farina ci vuole / e non solo bontà“, accompagnati soltanto da un cane che resterà l’ultimo testimone della loro odissea.
Nonostante il dramma che stanno vivendo i bambini non rinunciarono alla scuola. Si fecero maestri l’uno con l’altro e “tutti alla pari / sillabavan maestri e scolari/ P. A. C. E.”
Una canzone coraggiosa, sinceramente pacifista, di quel pacifismo senza e e senza ma, che s’usava una volta, diffidente verso le diplomazie e verso la politica, e che sembra in questi mesi essere diventato sempre più fuor di moda, perché oggi le guerre le fanno non solo i cannoni, ma soprattutto i mercati.
Ho ascoltato il brano per la prima volta ieri, grazie a Propaganda Live, che ha aperto la puntata con la straordinaria performance di Vinicio Capossela.
Da oggi La crociata dei bambini è disponibile su YouTube in una versione ancora più preziosa, perché è ancora più di una canzone. Un sublime lyric video.
La musica di Capossela ha incontrato l’arte di Stefano Ricci, celebre disegnatore originario di Bologna, da tempo emigrato in Germania. Con la collaborazione di Ahmed Ben Nessib, l’artista ha utilizzato la tecnica del gesso bianco su carta nera realizzando 4705 immagini che, fotografate una per una, sono poi diventate i fotogrammi del video, senza alcun ausilio di tecniche di animazione digitale. Meravigliosa la canzone di Capossela, stupefacente il lavoro di Ricci.
Ecco, qui sotto, il video. Da ascoltare, da vedere, da amare, da condividere.

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Author: Geppe Inserra

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