È ufficiale: riprende il processo di beatificazione di don Antonio Silvestri

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È finalmente ufficiale la ripresa del processo di beatificazione di don Antonio Silvestri, il sacerdote foggiano vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800, morto in odore di santità. L’Arcivescovo di Foggia, mons. Vincenzo Pelvi, ha firmato il decreto che autorizza “l’introduzione della causa di canonizzazione”, dopo aver ottenuto il parere favorevole della Conferenza Episcopale Pugliese e il nulla osta della Santa Sede.
A comunicare la notizia al Priore della Confraternita di Sant’Eligio, Luigi Palumbo, ed al componente del Comitato per la beatificazione di don Antonio Silvestri, Leonardo Fatigato, è stato il postulatore della causa, mons. Gabriele Teti, che ha notificato loro il provvedimento arcivescovile.
Particolare degno di nota: il decreto è datato 17 gennaio 2023, giorno in cui ricorreva il 250° anniversario della nascita di don Antonio, che vide la luce a Foggia il 17 gennaio 1773 e vi morì, il 20 luglio 1837, colpito dalla terribile epidemia di colera che si abbatté quell’anno sulla città.
Seguace di San Filippo Neri, fondatore del primo oratorio filippino, promotore di innumerevoli iniziative di carità e solidarietà rivolte ai poveri, agli ultimi, il sacerdote era stato contagiato dal morbo, mentre portava conforto morale e spirituale agli ammalati.
La causa di beatificazione del pio sacerdote venne avviata non molti anni dopo la sua scomparsa, ma si arenò per le cattive condizioni di salute del primo postulatore, il canonico Filippo Bellizzi.
A causa del lungo tempo trascorso è stato necessario avviare ex novo la procedura, che è adesso approdata al primo, ma molto significativo traguardo: l’ufficiale ripresa del processo di canonizzazione.
La notizia è stata ufficialmente comunicata ai fedeli di Sant’Eligio – chiesa in cui operò don Antonio per molta parte della sua vita – durante la Messa domenicale, dal Priore della Confraternita, che ha dato lettura del decreto arcivescovile, salutato dal commosso applauso dei presenti.

Il decreto firmato dall’Arcivescovo Pelvi

Il processo è rimasto bloccato per più di un secolo. Correva il 1898 quando l’allora vescovo di Foggia, mons. Carlo Mola, ordinò “la costruzione del processo ordinario del Servo di Dio, don Antonio Silvestri” ovvero l’avvio della causa di canonizzazione del sacerdote foggiano.
Nel 1893, 180 persone “del ceto medio e aristocratico di Foggia, tra cui non poche notabili per virtù e sapere, come per censo e per gli uffici che esercitavano” aveva chiesto al Vescovo precedente, mons. Domenico Marinangeli, l’avvio del processo.
Sottoscrivendo la supplica al Vescovo, quei 180 esponenti della classe dirigente foggiana avevano interpretato i sentimenti di grandissima parte della popolazione, che 56 anni dopo la sua morte, continuava a pregare e a venerare il pio sacerdote, che aveva speso tutta la sua vita terrena per il prossimo.
L’istruttoria del processo venne affidata al canonico Bellizzi, che raccolse gli atti e le testimonianze necessarie, ma non portò a termine il compito che gli era stato affidato, probabilmente a causa delle sue malferme condizioni di salute.
Sicché il processo si arenò da subito, e, purtroppo, la figura di don Antonio cadde progressivamente nel dimenticatoio, fino a qualche anno fa, quando un gruppo di fedeli ha dato vita, presso la chiesa di Sant’Eligio, e in collaborazione con la omonima Confraternita, un Comitato per sostenere la causa di beatificazione, che ha avuto tra i suoi animatori indimenticabili personaggi del mondo della cultura e della fede, come i compianti Savino Russo, don Fausto Parisi e Roberto Papa, cui si deve la pressante richiesta all’attuale Arcivescovo di riprendere il cammino interrotto.
Gli sforzi e il tenace impegno del comitato sono stati premiati. Raccogliendo la richiesta del Comitato, l’Arcivescovo di Foggia ha infatti rimesso in moto l’iter, adeguandolo alla nuova normativa ecclesiastica nel frattempo andata in vigore. Dopo la nomina del nuovo postulatore, nella persona di mons. Gabriele Teti, ha inviato gli atti alla Conferenza Episcopale pugliese, che ha autorizzato l’avvio del processo. Il dossier è stato trasmesso alla Santa Sede che ha espresso il suo parere positivo. E non è poco.
Il cammino verso la santità di don Antonio Silvestri può riprendere.
Geppe Inserra

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