Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che offre gadget digitali sul nostro passato e la nostra identità, regala oggi ad amici e lettori un documento veramente eccezionale: l’immagine in alta risoluzione del rilievo aero-foto-planimetrico della città di Foggia che venne realizzato negli anni Venti del secolo scorso dallo studio Danesi di Roma, per conto dell’amministrazione comunale dell’epoca.
Devo questa deliziosa “chicca” all’amico Tommaso Palermo, che l’ha avuta a sue volta in regalo da Pino del Grosso: entrambi cultori di storia locale, tenaci ricercatori e divulgatori del nostro passato, studiosi schiettamente innamorati di Foggia e della sua storia, collezionisti di “perle” del genere. Inutile dire che li ringrazio di cuore, anche a nome di quanti utilizzeranno questo documento, raro e straordinario.
È sicuramente il più antico rilievo fotografico dall’alto della città di Foggia. C’è da tener presente, infatti, che all’epoca la fotografia aerea non era ancora particolarmente sviluppata. Non si utilizzavano aeroplani ma piuttosto palloni aerostatici e in qualche caso dirigibili. Nel nostro caso, però, come vedremo venne utilizzato un aereo, e dovette trattarsi di una delle prime esperienze del genere.
Il documento è prezioso perché la fotografia è oltremodo nitida, e consente veramente di rendersi conto com’era Foggia in quegli anni. State in campana, perché nelle prossime puntate di Memorie Meridiane torneremo sulla mappa, per darvi conto di tutti i posti e gli angoli della città che sono scomparsi.
Oggi cerchiamo di rispondere ad una domanda: come mai l’amministrazione comunale del capoluogo dauno decise di commissionare il rilievo aero-foto-planimetrico?
Nel 1927, il podestà Alberto Perrone decise di dotare la città di una pianificazione urbanistica. Si trattò di una scelta coraggiosa e lungimirante, in quanto allora non esistevano leggi nazionali che imponessero ai comuni di approvare uno strumento urbanistico. E così, il 21 novembre 1927 venne bandito un concorso nazionale per un progetto di Piano Regolatore e d’Ampliamento della città, per una spesa di 60.000 lire di allora (poco più di 50.000 euro di oggi).
Il rilievo dello studio Danesi faceva parte della documentazione messa a disposizione dei progettisti partecipanti al concorso. “L’Amministrazione aveva preordinato la raccolta di un ricco materiale di studio, fino ad allora inesistente o disperso (planimetrie della città, tracciati dei vari servizi particolarmente inerenti alla distribuzione dell’acqua e delle fognature, elenco degli edifici soggetti alla sorveglianza della R. Sovraintendenza ai monumenti delle Puglie ecc.); ma soprattutto, ad agevolare i successivi compiti, si era richiesto al R. Ministero di Aeronautica che fosse eseguito un rilievo aero-foto-planimetrico della città, ciò che venne effettuato a mezzo di apparecchi della III Zona Area Territoriale”, si legge in Cinque anni di amministrazione fascista : 1927-1931 (Roma, 1932).
La III Zona Aerea faceva capo a Bari. Lo stesso volume pubblica una riproduzione del rilievo in cui lo stesso risulta attribuito a Danesi-Roma. È possibile che la fotografia come tale fosse stata scattata da Danesi, a bordo di un velivolo militare, o che a scattarla sia stato un aviatore militare e Danesi l’abbia successivamente sviluppata e stampata.
Si trattò di una scelta che precorreva i tempi. “Vennero forniti, forse per la prima volta in Italia, anche rilievi aerofotogrammetrici dell’intero territorio”, scrive Ugo Iarussi commentando il concorso bandito dalla civica amministrazione in Foggia, genesi urbanistica, vicende storiche e carattere della città (Editoriale Adda, Bari).
E adesso godetevi il prezioso documento.
Le immagini che illustrano l’articolo rappresentano solo una miniatura. Per guardarlo o scaricarlo in alta risoluzione, utilizzate il collegamento qui sotto, o fate clic sull’immagine. E non perdetevi le prossime puntate di Memorie Meridiane, perché torneremo a parlarne.
Views: 0