Acceso, infuocato, spesso caratterizzato da tafferugli sugli spalti. In una parola, eroico. Partite dove, pur di esserci, si giocava con il braccio fratturato o addirittura infortunati. I derby tra Foggia e Cerignola raccontano d’un calcio d’altri tempi, e vale la pena raccontarla questa storia: in bianco e nero per quanto riguarda le immagini, ma decisamente a colori vividi se parliamo di pathos, di emozioni, di intensità.
Acceso e infuocato sono i due aggettivi sono i più ricorrenti nelle cronache dei giornali che raccontano il derby del Tavoliere, tornato in questo campionato di serie C, solo due anni dopo l’ultimo Foggia-Cerignola, che si giocò allo Zaccheria il 2 febbraio del 2020. Il bilancio è favorevole al Foggia: complessivamente, le dodici sfide che hanno opposto le due compagini vedono avanti il Foggia con 8 vittorie, 3 quelle del Cerignola, un solo pareggio. Favorevole ai rossoneri anche il bilancio delle reti messe a segno: 27, contro le 14 dei giallo-blu.
Ed ecco il racconto dei dieci derby in bianco e nero (Lettere Meridiane ringrazia per la collaborazione Giovanni Cataleta. La ricerca storica è stata accurata, ma sono sempre possibili errori ed omissioni, nel caso, segnalateli, e provvederemo alle opportune correzioni). Se volete approfondire, cliccate sui relativi collegamenti per scaricare i ritagli dei giornali dell’epoca. Oppure, se volete scaricare i ritagli di tutti i derby, raggruppati in un solo file pdf, fate clic qui.
Campionato serie C 1936-37
Le due prime edizioni del derby risalgono molto all’indietro nel tempo, e sono anche quelle disputate nella categoria più alta. Nel 1936-37 le due formazioni militavano nel girone E della serie C, assieme al neopromosso Manfredonia. Il Foggia era retrocesso dalla serie cadetta, il Cerignola aveva concluso la stagione precedente classificandosi all’11 posto dello stesso girone.
Il primo derby si svolse nello stadio cerignolano, che allora si chiamava Campo del Littorio (come, del resto, lo Zaccheria). Era il 27 dicembre del 1936. Finì 2-1 per i padroni di casa, che andarono in gol nel primo tempo con Giancaspero e raddoppiarono nella ripresa con un colpo di testa di Marazza. Il Foggia mise a segno il gol della bandiera soltanto nei minuti di recupero con l’ala destra Rossi ed uscì sconfitto, nonostante il tentativo dell’allenatore Karolj di potenziare l’attacco, schierando nel secondo tempo il centrocampista dai piedi buoni Marsico quale centravanti.
Il Foggia si prese un’ampia rivincita nella partita di ritorno, battendo il Cerignola per 4-1, il 2 maggio del 1937. I padroni di casa partono con grande foga agonistica e vanno in vantaggio al 5′ grazie ad un’autorete di Mazzoleni. Le “cicogne” reagiscono perentoriamente e raggiungono il pareggio con la mezzala De Viti soltanto un minuto dopo. Ma al 13′ il Foggia si riporta in vantaggio grazie ad un’azione costruita da Marsico e finalizzata da Baldi. Il terzo gol rossonero al 38′ con Chiaruttini. Nella ripresa, gli ospiti reagiscono con veemenza allo svantaggio, ma non riescono a riportare i conti in parità, sbagliando anche un rigore con Giancaspero, che si fa parare il penalty dall’estremo difensore Narducci. Non sbaglia il tiro dal dischetto quattro minuti dopo De Meo, che al 30′ del secondo tempo fissa definitivamente il risultato sul 4-1.
Il campionato si conclude con il Foggia al 5° posto, a pari punti (28) con il Manfredonia. Il Cerignola, 12° con 20 punti, retrocede in Prima Divisione.
Campionato IV Serie 1954-55
Per tornare a vedere il derby del Tavoliere bisognerà aspettare ben 17 anni. Succederà nel torneo di IV serie 1954-55. Le due compagini militavano nella stessa categoria già nella stagione 1953-54 ma non si affrontarono direttamente perché il Cerignola venne aggregato al girone H (finendo 10° con 30 punti alle spalle del Bari), mentre il Foggia disputò il torneo nel girone G vincendolo con 42 punti, ma perdendo disastrosamente la fase finale, che concluderà con 0 punti, alle spalle di Bari, Prato e BPD Colleferro.
Il derby torna così allo Zaccheria il 5 dicembre 1954. Si impongono i padroni di casa per 2-1. “Un Foggia rinnovato nel morale supera un generoso Cerignola”, titola la Gazzetta del Mezzogiorno che nell’occasione sforna anche un curioso “occhiello”: “Nel derby dauno lo zoppo ha segnato”. L’episodio si riferisce al pareggio messo a segno dal Cerignola al 26′ della ripresa con Soldat, che si era infortunato proprio nell’azione del gol, ma ciononostante era riuscito a mettere la palle dentro. Il gol del vantaggio iniziale dei rossoneri era stato messo a segno dopo appena tre minuti di gioco da Cola.
I satanelli reagiscono subito alla rete delle cicogne, e si riportano in vantaggio due minuti dopo con Bartolini che raccoglie un cross di testa e insacca. Il Cerignola potrebbe pareggiare al 35° con un tiro di Soldat, ma una strepitosa parata di Despal gli nega il punto. A proposito di derby e di zoppi che vanno in gol: l’episodio raccontato dal quotidiano barese apre tutta una serie di storie di questo tipo (che potete leggere più avanti nell’articolo), a conferma del clima particolarissimo (e incandescente) che ha sempre accompagnato gli incontri tra le due compagini.
Com’era successo nel 1936-37, il ritorno al Monterisi coincide con la rivincita dei padroni di casa. Il Cerignola supera per 2-1 il Foggia il 3 aprile 1955, in una giornata fredda e ventosa che frustra le aspettative di un buon incasso per i dirigenti del Cerignola, che speravano nel derby per rimpinguare le esangui casse sociali. Anche in questa partita si registra un episodio curioso. Il gol del vantaggio dei padroni di casa viene messo a segno da Rimbaudo, leader carismatico della squadra, sceso in campo nonostante si fosse seriamente infortunato nella partita con il Pescara. Durante la partita toccherà soltanto un paio di palloni, ma uno di questi, un micidiale colpo di testa, frutterà al 31° la marcatura che spiana la strada alla vittoria al Cerignola. Il Foggia pareggia su un discusso rigore al 20′ della ripresa, ma sette minuti più tardi Moretti fissa definitivamente il risultato.
Foggia e Cerignola concluderanno il torneo appaiate al 7° posto con 33 punti.
Campionato IV Serie 1955-56
La stagione successiva vede il derby di andata giocarsi ancora al Monterisi, il 6 novembre del 1955. Il Cerignola è diventato Audace Cerignola. Questa volta finisce in parità per 1-1 e questo resterà il solo pareggio nella storia del derby del Tavoliere. “Equo risultato nell’accesissimo derby dauno – titola la Gazzetta del Mezzogiorno -. Superbo nel primo tempo, il Foggia dominato successivamente dal Cerignola. I rossoneri hanno marcato una netta superiorità, concretandola con una sola rete. Nella ripresa i ragazzi di Plemich hanno ottenuto il pareggio, sfoggiando un’ammirevole condotta di gara.” Quattromila gli spettatori presenti, con il cronista che annota “vivacissime discussioni in tribuna, tra i tifosi delle opposte fazioni”. Il Foggia va in vantaggio al 22′, con Marchiano che gira in rete un bel cross di Bertolini. I padroni di casa pareggiano il conto al 12′ con Corallo, che approfitta di una respinta difettosa del difensore rossonero Gorini.
La partita di ritorno si disputa allo Zaccheria il 4 marzo del 1956. I padroni di casa si impongono nettamente per 4-1. Una curiosità: sugli spalti dello stadio di viale Ofanto, ci sono soltanto 3.000 spettatori, mille in meno rispetto al derby di andata. “Messo al sicuro il risultato dopo pochi minuti, i rossoneri hanno vissuto sugli allori, sicché il derby ha perduto il motivo fondamentale di interesse e di calore”, annota il quotidiano barese.
In effetti, dopo soltanto sei minuti dal fischio d’inizio, il derby appare già saldamente nelle mani del Foggia. Al 6′, l’indimenticabile Carmine Buonpensiero bissa il gol iniziale messo a segno da Colombo al 3′. Il Foggia arrotonda il bottino al 6′ della ripresa con Stornaiuolo. Al 24′, Genovese accorcia per distanze per gli ospiti, ma al 30′ una sfortunata autorete di Laterza fissa definitivamente il risultato sul 4-1.
Il campionato si conclude con il Foggia al secondo posto del girone G (48 punti), l’Audace Cerignola 11° con 34 punti.
Campionato IV Serie 1956-57
L’edizione del campionato di IV Serie 1956-157 è particolarmente importante, perché le autorità federali rivoluzionano l’assetto dei campionati interregionali. Per superare la strettoia delle finali (che corrispondevano più o meno agli attuali play off ) e consentire la promozione diretta alla squadra vincitrice del girone, la IV serie viene suddivisa in due categorie. Il nuovo regolamento prevede l’accesso alla fase finale della squadra prima classificata del girone. L’ammissione al campionato di Prima Categoria Interregionale (più nota come Eccellenza) della stagione successiva delle squadre classificate dal 2° al 5° posto, e la retrocessione al Campionato Interregionale di Seconda Categoria di tutte le altre, dal 7° al 18° posto. Ai nastri di partenza c’è anche l’Incedit, squadra foggiana facente capo alla Cartiera.
Il derby di andata si gioca il 6 gennaio 1957 al Monterisi, e viene risolto da un gol del cerignolano Storti al 31′ della ripresa. Potete vedere un fotogramma dell’azione nella foto che illustra il post. Genovese ha calciato dalla sinistra, il portiere rossonero Pandolfi para ma non trattiene, irrompe Storti che segna. Fino ad allora il Foggia aveva dominato, mangiandosi letteralmente due reti nel primo tempo con Della Rocca e Stornaiuolo. Sottolineando il ruolo svolto dal pubblico “dodicesimo in campo”, la Gazzetta scrive: “Al Cerignola il derby dauno, malgrado il miglior gioco del Foggia”.
I satanelli si prendono la rivincita il 5 maggio 1957, allo Zaccheria, quando battono i rivali per 3-1. È un derby non bello, nervoso caratterizzato da diversi incidenti di e infortuni di gioco, di cui resta vittima l’attaccante di maggior peso del Foggia, Mimì Cosmano, che conferma l’insolita regola dello “zoppo che segna” nei derby dauni. Al 14′ del primo tempo, l’attaccante si fa male in un incidente di gioco che – annota il cronista della Gazzetta – “ne ha menomato il rendimento per tutto il tempo”. L’infortunio non gli impedisce tuttavia di aprire le marcature, al 31′ del primo tempo quando raccoglie e insacca un lungo lancio di Buonpensiero. Bissa Pizziolo 7 minuti dopo. Buonpensiero arrotonda al 23′ della ripresa, la rete della bandiera per gli ospiti viene messa a segno da Rizzini al 37′.
Sia il Foggia che il Cerignola conquisteranno a fine torneo l’accesso alla Prima Serie Interregionale, classificandosi rispettivamente al terzo e al quinto posto, con 47 e 43 punti. Non andrà bene all’Incedit che chiuderà 12° con 27 punti retrocedendo nella Seconda Categoria. L’estate successiva Foggia e Incedit si fonderanno, dando vita alla società che giungerà fino alla serie A.
I Serie Interregionale (Eccellenza) 1957-58
Prima della lunga pausa determinata dalle diverse vicende della due squadre (il Foggia conoscerà la serie A e si farà un nome a livello nazionale) gli ultimi derby del Tavoliere si disputano nella nuova Prima Serie Interregionale e sorridono entrambi ai colori rossoneri. Nella partita di andata che si gioca il 29 settembre si registra la sola vittoria esterna nella storia del derby. La conquista il Foggia imponendosi largamente per 5 a 1, ma si sbaglia chi pensa che per i satanelli si sia trattato di una passeggiata. “Derby dauno al Foggia, la palma del coraggio al Cerignola”, titola la Gazzetta, precisando: “Crollano i giallo-blu dopo un’ora di gioco. I locali hanno colto due pali a punteggio bianco ed hanno giocato in 10 dal 17′ per l’infortunio a Di Biase. I rossoneri hanno dimostrato nella ripresa una grande dinamicità e sono passai assai facilmente.” Nel novero degli infortunati il tabellino registra anche una frattura al braccio per Carmine Buonpensiero, che però resiste stoicamente al suo posto. Va peggio a Di Biase, che esce dal campo in stato di choc, dopo un duro scontro con il foggiano Di Castaldo. Si registrano purtroppo tafferugli anche in tribuna. Ad aprire le danze è Cosmano al 40′ del primo tempo. Poi nella ripresa il Foggia dilaga andando a segno con Della Rocca (16′), ancora con Cosmano (21′ e 29′) che firmerà pertanto una tripletta, e con Bortolotto al 38′. Il gol della bandiera per il Cerignola viene segnato dal giovanissimo Bellapianta. Subito dopo, come scrive non senza sarcasmo il cronista della Gazzetta Ignazio Schino: ” Gruppetti di tifosi di entrambe le parti abbandonano il calcio per il pugilato e la lotta libera”.
La gara di ritorno è tirata e combattuta: si gioca allo Zaccheria il 2 febbraio 1958. “Meno facile del previsto per i rossoneri, che hanno trovato negli ospiti un avversario all’altezza della vecchia tradizione.”
I padroni di casa sbloccano subito il risultato andando in rete al primo minuto con Montelli. Al 17′, però, i gialloblu rimettono il risultato in parità, con il gol di Stocco. Il Cerignola si porta in vantaggio nella ripresa, al 7′ con Risos. La speranza di fare bottino pieno per le cicogne dura poco, anche perché l’allenatore Marsico rimescola le pedine in campo invertendo le posizioni degli attaccanti. A pareggiare è il solito Buonpensiero che tre minuti dopo il gol degli ospiti, con una staffilata riporta l’incontro in equilibrio. Il Foggia si getta in avanti per centrare l’obiettivo vittoria, che viene raggiunto da Stornaiolo, al 26′. Finisce 3-2 per il Foggia, ma come scrive Giulio Cifarelli, “il derby con il Cerignola è stato sempre una pericolosa incognita per il Foggia.”
Il torneo 1957-1958 fu il solo che si disputò con l’insolita formula della suddivisione della IV serie in una doppia categoria. La Federazione decise di ammettere alla serie C le squadre meglio classificate del torneo o in possesso di particolari meriti sportivi. Il torneo si concluse con la promozione in C del Foggia (che finì al 6° posto con 30 punti), mentre il Cerignola, penultimo con 7 punti tornò l’anno successiva a disputare il torneo di IV serie.
Serie D – Campionato 2019-2020
Il derby del Tavoliere torna il 29 settembre del 2019, dopo un’assenza di ben 61 anni. Entrambe le compagini militano nel campionato di serie D. Il Foggia l’anno prima aveva giocato in serie B, ma la società era fallita, ed i satanelli erano stati costretti a ripartire dai semiprofessionisti.
Si gioca in un pomeriggio soleggiato, e per la prima volta nella storia del derby su terreno in erba sintetica.
I 2.500 spettatori sono soltanto cerignolani, perché ai tifosi rossoneri viene vietata la trasferta.
La partita tiene fede alla tradizione. Tirata, dura con finale intenso che si prolunga per ben 9 minuti, a causa di una sospensione decisa dall’arbitro per il lancio di fumogeni da parte dei tifosi di casa.
“Cerignola troppo sprecone Foggia cinico, non perdona, titola la Gazzetta del Mezzogiorno. Il Cerignola si presenta al fischio d’inizio dell’arbitro Turrini di Firenze forte di un primato importante: in casa ha inanellato 26 partite utili consecutive.
Nella prima parte della gara il Foggia cerca di conquistare campo, ma si espone alle ripartenze dei padroni casa che non vanno in rete solo per le prodezze del potere rossonero Fumagalli. Nella ripresa la partita è più equilibrata con occasioni da gol da una parte e dall’altra.
I satanelli passano al 69′ con il giovanissimo attaccante Francesco Compagna che si inserisce in un’azione ben orchestrata da Tortori, punta il diretto avversario e smarca il portiere, infilando la palla nel sacco. La reazione dell’Audace è veemente, ma infruttuosa, finisce 0-1 per il Foggia.
Il derby di ritorno è ancora più infuocato di quello di andata. La tifoseria ospite è ammessa sugli spalti dello Zaccheria: 6.000 foggiani e 500 cerignolani, con incidenti durante e dopo la partita, che culmineranno in cariche della polizia e nel ferimento di due tifosi ospiti.
Nonostante la tensione e l’intensità la partita è bella, e viene decisa da due belle reti del centrocampista Gerbaudo, che segna la sua prima marcatura dopo soli 15 minuti. Il Cerignola pareggia all’8′ della ripresa con Sansone. Ma solo soli cinque minuti, al 13′ Gerbaudo segna il gol partita, con uno splendido pallonetto da 20 metri.
Gli animi si accendono sugli spalti e in campo. C’è un lancio di oggetti e fumogeni tra le due tifoserie in curva Nord. Sul finire della partita l’arbitro Crezzini espelle Rodriguez e Longhi dell’Audace. Gli ammoniti da una parte e dall’altra saranno ben 11.
La sfida è caratterizzata da pesanti contestazioni della tifoseria di casa nei confronti del presidente, Roberto Felleca e dell’allenatore Corda. Contestazioni ingenerose perché il Foggia, grazie anche ai cinque punti di penalizzazione comminati al Bitonto, alla fine vincerà il campionato (interrotto a causa della pandemia) e sarà promosso in Lega Pro. Il Cerignola finirà invece al quarto posto.
Una storia interrotta? Neanche per sogno. Oggi si ricomincia.
Geppe Inserra
Tutti i derby tra Foggia e Cerignola
(per scaricare i ritagli dei giornali fate clic sul relativo collegamento)
Categoria | Data | Partita | Risultato |
Serie C | 27 dicembre 1936 | Cerignola-Foggia | 2-1 |
Serie C | 2 maggio 1937 | Foggia-Cerignola | 4-1 |
IV Serie | 5 dicembre 1954 | Foggia-Cerignola | 2-1 |
IV Serie | 3 aprile 1955 | Cerignola-Foggia | 2-1 |
IV Serie | 6 novembre 1955 | Cerignola-Foggia | 1-1 |
IV Serie | 4 marzo 1956 | Foggia-Cerignola | 4-1 |
IV Serie | 6 gennaio 1957 | Cerignola-Foggia | 1-0 |
IV Serie | 5 maggio 1957 | Foggia-Cerignola | 3-1 |
I Serie Interregionale | 29 settembre 1957 | Cerignola-Foggia | 1-5 |
I Serie Interregionale | 2 febbraio 1958 | Foggia-Cerignola | 3-2 |
Serie D | 29 settembre 2019 | Cerignola- Foggia | 0-1 |
Serie D | 2 febbraio 2o2o | Foggia- Cerignola | 2-1 |
Il bilancio complessivo
V | N | P | GF | GS | |
Foggia | 8 | 1 | 3 | 27 | 14 |
Cerignola | 3 | 1 | 8 | 14 | 27 |
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Bellissima ricostruzione! Ma ci voleva proprio quel “eroico”, quasi come un apostrofo rosa, associato ad “acceso e infuocato”?
Per me l’eroismo è altra cosa, al limite solo quello che si può vedere in campo, in questo tipo di match.
Sugli spalti, ieri come oggi, e le cronache ce lo ricordano, di eroico invece non c’è un bel niente, a differenza di quel che potrà ribattere l’amico Francesco Berlingieri che al tifo organizzato foggiano ha dedicato ben due libri.
Cordialmente.
Le due vittorie tra andata e ritorno del campionato di serie C edizione 2022/23 portano a 5 gli incontri vinti dall’Audace. Grazie.