Le piattaforme che offrono cinema in streaming regalano a volte inattesi gioielli, capolavori difficili da trovare e da vedere.

Mi piace cercarli, giocando con il telecomando. Non sempre affiorano dagli anfratti di cataloghi, pilotati da imperscrutabili algoritmi, ma a volte la pazienza è premiata.

Come un fiore inatteso, nel catalogo di Amazon Prime Video è spuntato un film da vedere a tutti i costi: La polvere di Napoli, prezioso e quasi dimenticato film di Antonio Capuano, concittadino e primo maestro di Paolo Sorrentino, scomodo genio del cinema indipendente italiani, cui il premio Oscar ha reso omaggio nel suo ultimo film, È stata la mano di Dio, dedicandogli l’intensa e struggente sequenza finale, interpretata da Ciro Capuano.

La polvere di Napoli è un film particolarmente significativo del rapporto speciale che lega i due autori napoletani. Capuano e Sorrentino firmano infatti assieme la sceneggiatura del film, articolato in cinque episodi: un dichiarato omaggio a Vittorio De Sica e alla sua opera L’oro di Napoli.

Il primo episodio ricorda espressamente quello de I giocatori nel film di De Sica, riproponendo la stessa ambientazione, Palazzo Pandola. Il film di Capuano è coraggioso, surreale, a tratti grottesco: mette in luce più le contraddizioni che le bellezze della città partenopea.

Tra gli interpreti, un grande Silvio Orlando, una giovanissima Teresa Saponangelo, Tonino Taiuti, che firma anche il soggetto, assieme allo stesso Capuano. Le musiche di grande pregio sono del mai troppo compianto Marco Zurzolo.

Attualmente il film si trova nella home page di Amazon Prime Video, che però viene aggiornata con una certa frequenza. Se non fosse più disponibile si può trovarlo facilmente digitando «polvere di Napoli» nella casella di ricerca, in alto a destra.