Mentre l’Italia digitale batte la fiacca, dai musei del resto d’Europa che credono sinceramente nella digitalizzazione arrivano preziose chicche, che illuminano la nostra storia e il nostro passato. È il caso della splendida medaglia di bronzo che celebra la battaglia di Cerignola, messa on line da non molto tempo dal Rijksmuseum, il museo nazionale di Amsterdam.
Realizzata da un anonimo artista per celebrare la vittoria degli Spagnoli guidati da Gonzalo Fernandez di Cordova sui Francesi, raffigura sul dritto Ercole con pelle di leone e mazza e Giano con con mazzo di chiavi. Le due figure sono in piedi accanto allo stemma, coronato da una testa d’aquila tra le iscrizioni “Consalvus Agidarius Tur. Gal. Dei R. Q. C. D. Dictator III. Parta Italiae Pace Janum clausit”. Sul rovescio si vede una scena della battaglia all’interno dell’iscrizione “Consalvi Agidari Victoria de Gallis ad Cannas”.
Il riferimento a Canne è un errore dell’autore. La battaglia si svolse a Cerignola, e la località ofantina entrò solo marginalmente nella vicenda.
Un esemplare della medaglia faceva parte della magnifica biblioteca del bibliografo ed editore veneziano Maffeo Pinelli. Viene infatti menzionata nel tomo quinto del ponderoso catalogo pubblicato da don Jacopo Morelli, custode della Biblioteca di San Marco (La libreria già raccolta con grande studio dal signor Maffeo Pinelli veneziano, descritta e con annotazioni illustrata da don Jacopo Morelli, custode della libreria di San Marco di Venezia). Morelli cataloga l’oggetto, giudicandolo molto raro, nell’appendice dedicata alla “Serie di medaglie d’uomo illustri, ed altre battute per fatti memorabili”.
L’esemplare custodito nel Rijksmuseum era di proprietà della Sig.ra JM van Gelder-Nijhoff, che nel 1885 lo donò al Museo Olandese.
La battaglia di Cerignola ebbe luogo il 28 aprile 1503, e fu determinante nel far volgere a favore degli Spagnoli la guerra che dal 1499 li opponeva ai Francesi. La contesa riguardava in particolare il dominio sulla Capitanata, che fruttava molti soldi allo Stato, con gli affitti dei pascoli delle greggi abruzzesi. I Francesi ritenevano dovesse dipendere dagli Abruzzi, mentre gli Spagnoli l’avevano eretta come provincia autonoma.
Dopo aver liberato Barletta dall’assedio francese, Consalvo detto anche il “Gran Capitano” decise di affrontare l’esercito nemico in campo aperto. Trascorse la notte con le sue truppe a Canne, quindi si diresse verso Cerignola, dove attirò l’esercito capeggiato da Luis de Armagnac, duca di Nemours, in una trappola fatale.
Gli spagnoli, che erano in notevole inferiorità numerica, presero posizione su un’altura, costruendo attorno ad essa un fossato e difendendolo con palizzate. Il Gran Capitano piazzò al centro le truppe di fanteria e sui lati i reparti di cavalleria leggera. Quindi provocò i francesi attaccandoli con la cavalleria leggera. I nemici reagirono, contrattaccando con la cavalleria pesante, che si rivelò però lenta e macchinosa nei suoi movimenti.
Giunti davanti al fossato e alla palizzata, i francesi capirono di essere caduti in un tranello, e improvvisamente furono raggiunti dall’assalto delle cavalleria leggera che Consalvo aveva schierato ai fianchi e dal micidiale fuoco degli archibugi, arma che fino a quel momento era stata scarsamente utilizzata.
Nello scontro persero la vita quasi tutti i comandanti francesi, compreso Armagnac, il cui corpo Consalvo ordinò fosse recuperato e sepolto a Barletta.
La vittoria di Cerignola capovolse le sorti della guerra, che volse a favore degli Spagnoli.
La medaglia commemorativa non è la sola chicca che riguardi Cerignola, custodita nel Museo Nazionale Olandese e offerta in fruizione nella sua versione digitale, ad alta risoluzione (la trovate cliccando qui, per ingrandirla cliccare sulla lente d’ingrandimento, per scaricarla seguite le istruzioni).
Tempo fa Lettere Meridiane ha pubblicato un post sullo splendido acquerello che grande pittore svizzero Louis Ducros realizzò durante il suo Grand Tour in Puglia, nel 1778, raffigurante una processione, nelle campagne cerignolane. Potete rileggerlo e guardare l’opera qui.
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Grazie ancora, Geppe, x le tante chicche storiche su uomini e cose che ci regali sulla Capitanata
del passato, come quella sulla battaglia tra francesi e spagnoli in quel di Cerignola stampigliata su una medaglia, proveniente dal Museo Veneziano. Grazie a un mio articolo apparso su La Gazzetta tanti anni fa il mistero di una campana e del suo scultore fonditore issata sul Campanile della centralissima Chiesa delle Grazie di San Marco con scritta in latino e una contestuale ricerca a Venezia si conobbe finalmente il suo autore, un certo Manfredino,vissuto ed operante nella città lagunare attorno al 1300. Altre cinque opere simili furono trovate nel Veneto.