Ciao Ferruccio, grazie per tutti i sogni che ci hai regalato

Ferruccio Castronuovo è stato uno dei più assidui frequentatori ed animatori del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, che gli tributò anche un omaggio e un premio alla carriera. Ma la nostra amicizia risaliva a molto tempo prima.
Come succede con gli amici di vecchia data, con cui si sono condivise decine e decine di serate ed iniziative, non ricordo bene quando e dove l’ho conosciuto. Dev’essere successo nella sua Vico del Gargano: lo trovai nelle stradine dello splendido centro storico , circondato da un nugolo di entusiasti liceali. Insegnava loro i rudimenti della settima arte e il suo segreto più sottile: che per fare cinema occorrono in primis idee ed ingegno. Il danaro viene dopo; se l’idea è buona, arriverà.
I fatti non sempre gli hanno dato ragione, ma sono certo che il sorriso e l’incrollabile ottimismo che spargeva a piene mani a quanti gli stavano vicino ha prodotto decine e decine di cinefili.
Spesso le buone idee di Ferruccio camminavano con troppo anticipo sui tempi. Costituì una film commission sul Gargano quando la fondazione regionale era ancora tutta da venire: “Con i suoi paesaggi e la sua biodiversità, il Gargano è un set naturale; offre location per tutti i possibili generi, dal peplum al western – amava dirmi – e poi ci sono i cavalli, poter noleggiare cavalli a buon prezzo e senza grossi aggravi per il trasporto è una opportunità per tante produzioni.”
Un sogno che non andò a buon fine, come quello – che andrebbe ripreso – di mettere in sicurezza e restaurare le centinaia di metri di pellicola girata da Castronuovo durante i tanti pellegrinaggi sui set di grandi registi che gli affidavano i back stage e le fotografie di scena, a cominciare da Federico Fellini, che considerava Ferruccio una sorta di amuleto personale. Ha lavorato con colossi del cinema italiano, come Pasolini e Scola.
Il bello di Ferruccio è che ci metteva sempre entusiasmo, impegno, qualunque cosa facesse, che si trattasse di lavorare sul set di Ginger e Fred, o di far appassionare al cinema i giovani.
Il Festival del Cinema Indipendente di Foggia, di cui ho avuto l’onore di essere direttore artistico, gli tributò il giusto omaggio dedicandogli l’apertura della XIII edizione, il 29 marzo 2014, all’Altrocinema, con la proiezione di Ed ecco a voi, il backstage di Ginger e Fred. Ferruccio fu ospite del festival per tutta la sua durata. Fece parte della giuria, tenne lezioni di cinema, ma soprattutto strinse rapporti di amicizia. Durante le proiezioni dei film in rassegna fece coppia fissa con Lorenzo Sepalone, che cominciava a percorrere i primi passi di quello che sarebbe diventato un brillante percorso artistico. Erano tutt’e due in giuria.


“Abbiamo trascorso momenti stupendi insieme – ha scritto Sepalone, ricordando quella esperienza – . Non dimenticherò mai una cena festivaliera in cui improvvisò un concertino suonando la chitarra e intonando canzoni francesi. Amavo ascoltare per ore i suoi innumerevoli aneddoti sul grande cinema italiano ed in particolare su Federico Fellini.”
C’era anche io a quella cena, a Ferruccio non mancò di stupirci, per l’ennesima volta. Conoscevamo già la sua straordinaria versatilità di uomo di spettacolo e di arte, a tutto tondo: cineasta, fotografo, attore, musicista, ballerino, cantante, disegnatore. Quella sera, Castronuovo ci svelò un’altra dimensione della sua arte: la sua attenzione verso i bambini, mostrandoci un cartone animato ed un giocattolo realizzato con strumenti poveri. Che si potesse girare un film senza sofisticati strumenti e ingenti investimenti era il suo mantra. La cosa più divertente (ed istruttiva) che ricordo di lui fu quando lo sorpresi nel mezzo di una lezione agli studenti, in cui mostrava come costruirsi da soli un microfono, utilizzando un manico di scopa ed un dispositivo comprato dagli ambulanti polacchi.
“Con la morte di Ferruccio Castronuovo – scrive ancora Lorenzo Sepalone – la Puglia, la provincia di Foggia, il Gargano perdono un artista poliedrico e originale, un uomo colto e carismatico che non ha mai smesso di inseguire i suoi sogni. Devo dire, con amarezza, che molti non hanno compreso la sua grandezza.”
Concordo in tutto e per tutto, caro Lorenzo. E mi tengo stretti i sogni che ci ha trasmesso e regalato. Quanta ricchezza.

Grazie, Ferruccio.
Geppe Inserra

(Nella foto in alto di Antonio Blasotta, Samantha Berardino, Ferruccio Castronuovo e Geppe Inserra, durante la serata di apertura della XIII edizione del Festival del Cinema Indipendente di Foggia. Nell’altra foto, da sinistra a destra, Ferruccio Castronuovo, i registi Lorenzo Sepalone e Antonio Silvestre, Geppe Inserra al Cineporto di Foggia).

Views: 0

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *