Un pezzo di Foggia all’Australian War Memorial

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Le vie dell’arte sono veramente infinite. Chi l’avrebbe mai detto che un pezzo del Tavoliere di Puglia sarebbe finito in una galleria dell’Australian War Memorial di Canberra, immortalato in un dipinto che rappresenta la pagina più tragica della storia di questo lembo di Puglia?

Il quadro raffigura un “paesaggio bellico” del campo d’aviazione di Tortorella, distante una decina di chilometri da Foggia, nei pressi di Borgo Tavernola. L’aerodromo era un satellite del Foggia Airfield Complex, che sorgeva attorno all’aeroporto principale Gino Lisa ed arrivò a comprendere oltre trenta scali.

Il Tavoliere è stato una zona nevralgica nello scacchiere delle seconda guerra mondiale, perché il raggio d’azione dei velivoli che vi decollavano si estendeva in mezza Europa, e minacciava la stessa Germania.

È il 1944 quando a Tortorella approda Dennis Adams, geniale artista australiano, insignito del titolo di “artista ufficiale di guerra”, che veniva attribuito ai pittori militari incaricati di dipingere scene di guerra.

Prima di arrivare in Italia, Adams si era occupato soprattutto di navi ed azioni di guerra in mare. Nel 1943, i vertici dell’esercito australiano decisero di mandarlo sul fronte di guerra, al Cairo e poi in Italia per fare dipinti dell’Aeronautica Militare in azione.

L’artista giunse a Tortorella da Bari, e la sua attenzione  venne attirata da una scena inconsueta, che pensò prontamente di dipingere. Ai bordi del campo giacevano i resti di uno Junkers 88, verosimilmente abbattuto durante i furibondi combattimenti che qualche mese prima avevano incendiato il cielo del Tavoliere.

Siamo in piena primavera, come testimoniano i papaveri che circondano il relitto dell’aereo tedesco, saccheggiato dai cacciatori di souvenir presenti nelle file degli occupatori. Particolare interessante: è stata ritagliata e asportata la lamiera, ai lati della pinna del timone, dove normalmente gli aerei tedeschi esponevano la svastica.

È lo stesso Adams a raccontare la genesi dell’opera, in una intervista rilasciata a Edie Swift, custodita nella National Library of Australia: “Ho sentito che c’era uno squadrone Spitfire un po’ più a sud di Bari, uno squadrone di ricognizione fotografica, sono andato con loro per un po’ e poi sono sceso in una zona di Foggia, la pianura di Foggia dove c’erano un certo numero di grandi aerodromi sia americani che britannici per bombardieri a lunga distanza. Ero con uno squadrone di bombardieri Wellington, uno squadrone della RAF in cui c’era un gran numero di australiani, e ho lavorato con loro. L’aerodromo in cui ci trovavamo era stato un’area tedesca, c’erano molti aerei tedeschi distrutti ed erano soggetti affascinanti. Era ormai primavera, e un giorno ho visto uno Junkers 88 distrutto con dei fiori che spuntavano e papaveri bianchi e rossi. Mi ha colpito, un po’ come quando ero giovane ed esploravo vecchie carcasse di navi nel porto di Sydney, ho cominciato ad esplorare questi vecchi relitti di aerei tedeschi e cercare di leggere i segni tedeschi su di essi. Ho anche ritagliato uno o due piccoli pezzi di tubo di metallo, con l’idea di creare una sorta di piccolo cavalletto portatile per disegnare. Poi ho fatto il dipinto di quello Junkers.”

Tra la svastica asportata e i fiori che attorniano il relitto, l’opera di Dennis Adams è decisamente originale per essere un dipinto ufficiale di guerra: è piuttosto una sorta di inno pacifista. Più precisamente, uno spiraglio, un timido presagio di pace, visto che il resto del dipinto parla invece di una guerra che continua: sullo sfondo si può vedere un aereo Wellington su cui incombe una plumbea nuvola di polvere sollevata dagli aerei che percorrono le piste di rullaggio.

Intitolato Primavera nel Sud Italia, il quadro – un olio su tela su truciolato – è compreso nella ricca collezione on line dell’Australian War Memorial, assieme ad un’altra chicca, che potete vedere qui sotto: una foto di Adams che contempla l’aereo che fungerà poi da modello per la sua opera.

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Author: Geppe Inserra

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