Braccianti di ieri e di oggi a Cerignola: da Di Vittorio ai ghetti

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La cultura non è soltanto quella aulica, declinata dalle Università, dai Musei, dalle Biblioteche. C’è una cultura popolare che ha permesso al Paese di crescere, fatta di gente semplice, di usanze e solidarietà, ma anche di lotte per il lavoro e l’emancipazione dei lavoratori.
Questa dimensione della cultura viene raccontata dal podcast Insieme, curato dalla brava Giulia Mitrugno. Un viaggio lungo i luoghi della cultura popolare da cui emerge soprattutto la sua dimensione collettiva e l’importanza di custodirne la memoria: un progetto “fra i più stimolanti e importanti per i giorni che stiamo vivendo, giorni senza memoria”, lo ha definito lo scrittore Loriano Machiavelli, uno che di memoria collettiva se ne intende.
Il quarto episodio del podcast, on line da oggi, è dedicato ai braccianti del Tavoliere di ieri e di oggi, e a chi più di ogni altro si è speso per il loro riscatto: Giuseppe Di Vittorio.
I “luoghi della cultura popolare” passati in rassegna sono Casa Di Vittorio, sede dell’associazione nata a Cerignola per tener viva la memoria del grande sindacalista, ma anche le baracche fatiscenti e i ghetti che punteggiano oggi il Tavoliere, riproponendo le stesse drammatiche questioni che Di Vittorio si trovò ad affrontare.
A parlare del passato e del futuro della condizione bracciantile a Cerignola e in Capitanata sono Giovanni Rinaldi, Geppe Inserra, Giovanni Sardaro e Aboubakar Soumahoro.
Le testimonianze dei braccianti sono tratte da “La memoria che resta” di Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero; le voci sono di Anna di Modugno, Antonio Rutigliano e Carmine Giordano.
Potete ascoltare la puntata di Insieme, i luoghi della cultura popolare su Spotify, o dal sito web del podcast, cliccando qui.
Se volete approfondire (sulla pagina Facebook e sul sito vengono pubblicati contenuti extra di ciascun episodio) qui sotto i relativi link. Fatelo, ne vale davvero la pena.

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Author: Geppe Inserra

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