Lunedì la prima foggiana del docufilm sull’eccidio di Torremaggiore

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Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Torremaggiore guidata da Emilio Di Pumpo, l’eccidio che sul finire degli anni Quaranta del secolo scorso sconvolse la vita della cittadina dell’Alto Tavoliere non è più, soltanto, una drammatica pagina di storia scritta nei libri e scolpita nella memoria popolare. È anche un docufilm, grazie al quale più facilmente quella memoria si può custodire e tramandare.
Il pubblico foggiano potrà vederlo nella proiezione pubblica che si terrà lunedì 29 novembre prossimo, a Palazzo Dogana, in coincidenza con il 72° anniversario di quel triste episodio.
Il 29 novembre del 1949, durante lo sciopero generale proclamato dal sindacato per rivendicare migliori condizioni contrattuali nei campi, le forze dell’ordine spararono sulla folla dei lavoratori convenuti alla Camera del Lavoro.
Si parlò di una manifestazione non autorizzata: in realtà la sparatoria avvenne mentre il segretario del sindacato, Nicola Lamedica, cercava di leggere un telegramma.
Nei disordini persero la vita Giuseppe Lavacca, operaio comunale, e il bracciante Antonio Lamedica, che caddero sotto i colpi esplosi dai carabinieri.
L’eccidio suscitò emozione e sensazione in tutta l’Italia.
L’anniversario di quell’evento sarà celebrato con la “prima” foggiana del docufilm Lavacca e Lamedica: storia di un eccidio, promosso e finanziato dall’amministrazione comunale “al fine di raccontare i particolari di quei fatti alle nuove generazioni, per tramandare loro il senso di quel sacrificio”, come precisa il Sindaco, Emilio Di Pumpo.
“Dopo aver fatto vedere il film ai nostri concittadini – aggiunge Di Pumpo – abbiamo voluto presentarlo a Foggia, ritenendo che la memoria di quegli eventi, così importanti per la storia del movimento bracciantile e per l’emancipazione del lavoro nei campi, non sia patrimonio solo della comunità civica di Torremaggiore ma dell’intera Capitanata e dell’intera Puglia”.
Il film lancia un messaggio forte. Non soltanto l’invito a non dimenticare, ma anche quello a restituire dignità alle povere vittime: “Le stragi che in quegli anni insanguinarono le campagne, soprattutto nel Mezzogiorno, sono rimaste impunite. Ma dobbiamo batterci affinché il sacrificio di Lavacca e Lamedica non resti vano, e la loro memoria sia completamente riabilitata”, afferma Matteo Marolla nello struggente appello che conclude il cortometraggio.
Promossa dalla Città di Torremaggiore, con il patrocinio della Provincia di Foggia e della Regione Puglia, e in collaborazione con le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e l’Auser Territoriale di Capitanata, la proiezione, aperta al pubblico (accesso con obbligo di green pass) si svolgerà alle ore 18.00 di lunedì 29 novembre, nel Salone dei Tribunale di Palazzo Dogana.
Dopo i saluti di Nicola Gatta, Presidente della Provincia di Foggia, Emilio Di Pumpo, Sindaco di Torremaggiore e Raffaele Piemontese, Vicepresidente della Giunta Regionale pugliese, prenderanno la parola per svolgere i loro interventi Maurizio Carmeno, Segretario Generale Cgil prov. Foggia, Carla Costantino, Segretaria Generale Cisl prov. Foggia e Gianni Ricci, Segretario Generale Uil prov. Foggia.
A stimolare le riflessioni sul film sarà Geppe Inserra, Presidente dell’Auser Territoriale Foggia, che converserà con il regista, i produttori e gli attori.
Voluto e sostenuto finanziariamente dall’amministrazione comunale di Torremaggiore Lavacca e Lamedica: storia di un eccidio si avvale di un cast tecnico in prevalenza locale, che ha dato una grande prova di impegno e di bravura. Durante le riprese, Torremaggiore si è trasformata in un un laboratorio di memoria a cielo aperto: nonni e nipoti che hanno rievocato e raccontato; intellettuali, filmaker, docenti, scrittori, attori che hanno ricostruito quella tragica pagina in un docufilm che è un esempio eccellente e significativo di cinema civile.

La stagione delle stragi provocate dalla brutale repressione del ministro degli Interni Scelba resta una pagina oscura non solo della storia dell’Italia democratica e repubblicana, ma anche di quella del cinema e della letteratura, che ne hanno parlato poco.Prodotto da Aurelio Ercole Lariccia e Nicola Lamedica, per la regia di Paolo Di Capua, il docufilm si avvale della recitazione degli attori della Compagnia Teatrale Il baffo. I personaggi di Giuseppe Lamedica e Antonio Lavacca sono interpretati rispettivamente da Tommaso Ippedico e Giuseppe Russo, mentre Salvatore Di Ianni indossa i panni di Nicola Lamedica, il dirigente della Camera del Lavoro che guidò la manifestazione che venne così tragicamente repressa.
I testi sono di Elisabetta Ciavarella, la regia del suono di Paolo Iammarrone, le testimonianze storiche che si intrecciano alla fiction sono di Pasquale Soldano, Matteo Marolla e Raffaele Russo. Non mancate. È un film che vale la pena vedere.

[nella foto che illustra il post, una sequenza del film e una foto d’epoca che mostra i funerali delle vittime]

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Author: Redazione

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