La Festa dei Lavoratori è un antico e radicato momento di solidarietà e di condivisione. La foto di V.Patruno – che regaliamo per questa puntata di Memorie Meridiane in alta risoluzione, restaurata digitalmente – ne è una delle più testimonianze fotografiche più datate. Risale al 1° maggio del 1907, e mostra come i lavoratori lucerini festeggiarono la ricorrenza, in piazza Duomo.
L’immagine dà l’impressione di una manifestazione tranquilla, all’insegna della festa, appunto.
Nel resto d’Italia, quel Primo Maggio si svolse però all’insegna della tensione. Va detto che, all’epoca, il giorno del primo maggio non era “rosso“. I lavoratori avevano il diritto di astenersi dal lavoro, ma la paga gli veniva trattenuta. Insomma, si pagavano la festa da soli. Per giunta, quell’anno, il governo guidato da Giovanni Giolitti aveva inviato una circolare ai prefetti con cui era stato ordinato di vietare “passeggiate e adunanze pubbliche ove si ritengano pregiudizievoli dell’ordine pubblico”. La direttiva aveva suscitato la durissima protesta di Filippo Turati e aveva colpito in primo luogo Roma, con il divieto di celebrare il Primo Maggio nella Capitale.
Il clima sociale era teso. Qualche anno prima, la provincia di Foggia aveva registrato gravi episodi di repressione. Nel 1902, a Candela una manifestazione di braccianti era stata attaccata dalle forze di polizia che avevano ucciso 8 contadini e feriti altri 50. Nel 1904, a Cerignola, uno sciopero si era concluso con una durissima repressione poliziesca che aveva causato 4 morti e 40 feriti, innescando iniziative di solidarietà nel resto d’Italia. Nel 1905, a Foggia, durante una manifestazione promossa dai ferrovieri, si erano avuti violenti scontri tra polizia e manifestanti, con 5 morti e 15 feriti.
Lo stesso anno, durante una sommossa popolare contro i dazi al consumo a San Marco in Lamis, la polizia aveva sparato sulla folla uccidendo 3 manifestanti.
In Puglia e in Capitanata, il Primo Maggio si svolse dappertutto senza incidenti di rilievo.
A Foggia, come annota il cronista de Il Corriere delle Puglie (la Gazzetta del Mezzogiorno di allora), la festa fece registrare “la completa astensione dal lavoro di tutti gli operai contadini e ferrovieri” ed ebbe “un carattere esclusivamente popolare”.
Accompagnato dalla banda cittadina, un corteo partì dalla Camera del Lavoro attraversando le vie del centro, con le note dell’Inno dei Lavoratori.
Il “solenne comizio” si svolse nella ex chiesa di San Gaetano. A parlare furono Rodolfo Asdrubali e Giovanni Raho.
La parte più strettamente popolare della festa si svolse nel pomeriggio nel Parco Pila e Croce (tra l’attuale Villa Comunale e l’ex Ippodromo) con “fraterni simposi, concerti e balli”.
Già all’inizio del secolo scorso, la località pugliese dove il 1° maggio veniva festeggiato con la maggior partecipazione popolare era Cerignola. La ricorrenza, nel 1907, “venne solennizzata come mai prima”, come si legge nel Corriere delle Puglie del 3 maggio.
Un corteo di 6.000 lavoratori, iscritti a 12 leghe, sfilò per le strade della città, accompagnato da due concerti bandistici. Il comizio fu tenuto nella zona del Regio Tratturo “di fronte allo stabilimento industriale dei f.lli Furbatto”, oratore l’avv. Francesco Paolo Montuori che infervorò la platea sottolineando le tristi condizioni di vita cui erano costretti i lavoratori di Cerignola a causa delle “basse mercedi” loro corrisposte dai padroni.
Dopo Montuori, intervenne il dott. Francesco Fiume, che propose alla folla un ordine del giorno, approvato a furor di popolo, e successivamente consegnato al sindaco da una commissione di operai. Nel documento, si chiedeva alla civica amministrazione “di provvedere ai rincari enormi dei viveri e delle pigioni, alla refezione scolastica per gli alunni poveri, all’abolizione del cassetto daziario, al risanamento della città.”
La giornata si concluse, a sera, con un doppio concerto bandistico in Villa e in piazza Mercadante. “La città tutta è in festa, nessun incidente”, annota il cronista.
La foto che regaliamo ad amici e lettori in questa puntata di Memorie Meridiane entrerà a far parte dell’Archivio della Memoria Ritrovata promosso dallo Spi Cgil, il sindacato dei pensionati della Cgil, che verrà pubblicato on line nelle prossime settimane, e che proprio oggi, 1° maggio 2021, inaugura la sua pagina Facebook e il suo canale YouTube (iscrivetevi all’una e all’altro, per gustare qualche chicca prima della pubblicazione dell’Archivio). La foto che illustra il post è solo una miniatura. Per guardarla o scaricarla in alta risoluzione, cliccate qui.
“Con l’Archivio della Memoria Ritrovata – afferma il segretario generale dello Spi Cgil di Capitanata – Alfonso Ciampolillo – intendiamo valorizzare, rendendola disponibile on line, la grande memoria del movimento del lavoratori di Capitanata. L’avvio dell’Archivio sarà preceduto da una campagna di promozione e di sensibilizzazione, che sarà appoggiata da una pagina facebook e da un canale youtube. Ci piace avviare questa campagna di sensibilizzazione il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, per esprimere la nostra gratitudine ai nostri nonni e ai nostri padri, che con il loro sacrificio e il loro lavoro hanno contribuito allo sviluppo della nostra terra.”
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