Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che regala ad amici e lettori gadget digitali che riguardano la nostra storia e il nostro passato, si occupa oggi di un pezzo di Capitanata che non è più tale, nel senso che non appartiene più né alla provincia di Foggia né all’Italia, prima per colpa dei Savoia e della monarchia, poi per la guerra. Stiamo parlando dell’isola, o più precisamente l’arcipelago di Pelagosa. Lettere Meridiane si è più volte occupata della questione, e alla fine dell’articolo vi darò i link per quanti vogliano approfondire.
L’omaggio di oggi è una splendida carta dell’isola, restaurata digitalmente, ed offerta in alta risoluzione. È probabilmente una delle più antiche carte in circolazione. È custodita nel Catalogo collettivo della Rete delle biblioteche degli archivi di Stato di Spagna, ed è stata disegnata da un anonimo geografo spagnolo, addirittura nel 1665. Colorata e dettagliata, la carta è completata da una legenda che descrive toponimi e manufatti, in lingua spagnola. Il Ministero della Cultura spagnolo l’ha resa disponibile, e di pubblico dominio, sul sito di Europeana.
Ubicata proprio al centro dell’Adriatico (e dunque di notevole importanza dal punto di vista strategico e logistico, Palagosa è uno straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico e naturalistico, che vanta una storia tanto bizzarra quanto avvincente. Alcuni ritrovamenti archeologici fanno pensare che sia stata abitata fin dall’antichità, forse addirittura dalla preistoria. Si trovò prima sotto il dominio di Venezia, quando questa era una potente repubblica marinara, per passare sotto quello dei Borboni, che la ripopolarono.
È proprio durante il Regno delle Due Sicilie che l’Arcipelago ha fatto parte del territorio della Provincia di Foggia. Con l’Unità d’Italia, l’isola fu al centro di una contesa tra Italiani e Austriaci, che in sostanza l’occuparono, costruendovi il faro, uno dei più grandi di tutto il Mediterraneo. Con la prima guerra mondiale, Pelagosa tornò italiana, per essere aggregata, però, non più alla Capitanata ma, chissà perché, alla provincia di Pola. A segnare definitivamente il destino dell’isola fu la seconda guerra mondiale. Il trattato di pace sancì il suo passaggio alla Iugoslavia. Con lo scioglimento della Iugoslavia, l’arcipelago è definitivamente passato alla Croazia.
Il nostro blog si è occupato diverse volte di questa storia: in questa pagina web potete trovare l’altrettanto bella carta disegnata, “a volo d’uccello” dal cartografo italiano Vincenzo Maria Coronelli, nel 1689. L’edizione televisiva di Lettere Meridiane ha dedicato ha Pelagosa una intera trasmissione, che potete guardare e trovare qui. A questo link, potete invece scaricare la preziosa e rara carta spagnola. Attenzione: l’immagine che illustra il post è una riproduzione solo parziale, e a bassa risoluzione, dell’oggetto digitale, che potete guardare o scaricare al collegamento che vi abbiamo appena fornito. Qui sotto, invece, trovate le precedenti puntate di Memorie Meridiane.
LE PUNTATE PRECEDENTI DI MEMORIE MERIDIANE
La Capitanata settecentesca nelle preziose carte di Giovanni Rizzi Zannoni
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