L’appello di FoggiaInsieme: fare squadra, oggi più che mai

Con la consueta intelligenza e il solito garbo, l’avv. Michele Perrone, coordinatore dell’associazione culturale FoggiaInsieme, ci invita alla riflessione (e alla mobilitazione) su un effetto collaterale dell’emergenza che stiamo vivendo, che passa piuttosto sotto silenzio: il deficit di partecipazione, innescato dal distanziamento sociale, che produce a sua volta il rischio di un deficit di democrazia. Perrone suggerisce un antidoto: utilizzare i social con intelligenza, per quelli che avrebbero potuto e dovuto essere: strumenti di confronto, di discussione.
La storia di FoggiaInsieme, e del suo impegno per la città, sono esemplari in questo senso. Qualche mese fa, alla fine di gennaio, l’associazione promosse, in collaborazione con la Consulta Provinciale per la legalità, un riuscito e partecipatissimo convegno sul tema della sicurezza come bene comune.
Eravamo alla fine di gennaio di quest’anno ed alla vigilia della pandemia. Il successivo lockdown, la difficoltà di organizzare convegni e manifestazioni hanno oggettivamente reso impossibile dare un seguito all’iniziativa. Almeno secondo i canoni convenzionali della partecipazione. Ecco perché l’associazione pensa a nuove strategie.
“Oltre al distanziamento e alla difficoltà di intrattenere normali relazioni interpersonali – scrive in una nota l’avv. Perrone – la pandemia sta provocando un altro preoccupante effetto sociale collaterale: il calo della partecipazione dei cittadini alla politica e alla discussione sulle scelte che questa deve adottare per costruire il futuro. Ne ha dato prova la recente campagna elettorale per la elezione del consiglio regionale, che, privata dei suoi tradizionali strumenti, come i comizi e gli incontri con gli elettori, non ha consentito il necessario confronto tra i candidati e un approfondito dibattito sui loro programmi.”
“Promuovere il confronto e la riflessione della cittadinanza sui temi dello sviluppo, della crescita economica e del progresso sociale è l’impegno prioritario di FoggiaInsieme”, ricorda il suo coordinatore che aggiunge: “l’associazione ritiene che in questa fase più che mai sia necessario riprendere e rilanciare l’attenzione sulle grandi questioni che investono il futuro di Foggia e della sua provincia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla rete, e cercando così di ricostruire il confronto tra eletti ed elettori reso difficile dal distanziamento sociale imposto dall’emergenza.”
La prima iniziativa messa in cantiere è un confronto con i neo consiglieri regionali, cui l’avv. Perrone ha inviato una lettera, sollecitandoli ad “esprimersi sulle priorità da affrontare per superare la grave crisi che da troppo tempo incombe sulla nostra terra, ed altrettanto farà verso l’opinione pubblica. La nostra idea e la nostra speranza è che questo confronto propizi comportamenti e strategie maggiormente unitarie.”
“È necessario fare squadra – conclude FoggiaInsieme -, perché il futuro è un bene comune, e perché troppo spesso in passato i contrasti e le divergenze della politica si sono risolte in in un danno per il territorio.”
Naturalmente anche i cittadini sono invitati a dire la loro. Come? Seguendo l’iniziativa di FoggiaInsieme sulla pagina, sul gruppo Facebook o sulla chat whatsapp dell’Associazione, agli indirizzi web che trovate qui sotto.

Pagina Facebook FoggiaInsieme: urly.it/38m8c
Gruppo Facebook FoggiaInsieme: urly.it/38m8b

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Author: Geppe Inserra

2 thoughts on “L’appello di FoggiaInsieme: fare squadra, oggi più che mai

  1. Ripeto l’auspicio di Kamala Harrys per la rinascita del popolo americano

    Torniamo a sognare facendoci nello spirito della civiltà della Daunia

  2. Fare squadra, si ma con chi? Il problema è scegliere le persone giuste! Se la politica fa di tutto per allontanare i cittadini della politica con i loro comportamenti confusionali, è ovvio che il dialogo diventa difficile! Un’idea: farei un’audizione filmata ai consiglieri regionali per comprendere chi sono veramente, una specie di studio comportamentale per decifrare, decodificare le loro vere intenzioni. “Naturalmente anche i cittadini sono invitati a dire la loro.”, e meno male! Mettere alla fine dell’articolo “i cittadini” mi fa riflettere su l’importanza data a questa iniziativa. In questo periodo di crisi sono le persone che dovremmo mettere al primo posto, ad ascoltare.

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