Amo molto Gallica, il sito della Biblioteca Nazionale Francese, e la sua collezione digitale, perché sono ricche (7.637.941 documenti on line), aperte, accessibili, orientate all’utente. E soprattutto perché vi si trovano deliziose chicche, che chissà perché non sono altrettanto agibili in Italia.
Prendete la collezione di brani musicali. Internet Culturale, il portale web del Servizio bibliotecario nazionale italiano, rende disponibile soltanto un estratto. Su Gallica si possono ascoltare interamente.
È così che mi sono imbattuto in una deliziosa chicca, praticamente introvabile in Italia: la Zampugnata Pugliese, composta da Umberto Giordano nel 1910, nella esecuzione dell’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta dal maestro Raffaele Bracale.
Il pezzo occupa il lato A di un disco a 78 giri, inciso dalla Società Italiana di Fonotipia di Milano. Sul lato B trova posto una canzone napoletana: Carmé, di Alberto De Cristoforo, interpretata dal baritono Pasquale Amato.
Per comprendere quanto raro sia il brano del geniale compositore foggiano, custodito dalla Biblioteca Nazionale Francese, basti pensare che si riteneva fosse inedito. Qualche anno fa, nel 1996, il manoscritto della Zampugnata Pugliese – come si vede nella immagine qui sopra – venne venduto all’asta da Christie’s con l’annotazione che di trattava di una “composizione inedita” (per la cronaca, il prezioso documento venne aggiudicato per 920.000 lire di allora).
Invece la Zampugnata Pugliese venne incisa, come dimostra il reperto reso disponibile da Gallica.
Potete ascoltarla accedendo alla pagina sul sito della Biblioteca Nazionale Francese, a questo collegamento, utilizzando l’applicazione incorporata, come messo in evidenza dall’immagine qui sotto.
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Bella la “zampugnata” del nostro Giordano…ottimo articolo…
I tuoi complimenti mi lusingano, e mi fanno molto piacere. E sono contento che il brano del nostro grande conterraneo ti sia piaciuto.