L’ottava tappa del Giro d’Italia, Giovinazzo-Vieste, 200 chilometri lungo la costa della Puglia centrosettentrionale, resterà nella storia della Corsa Rosa come una delle più tranquille di sempre. Ad eccezione del sestetto partito in fuga subito dopo il via, il resto della carovana l’ha interpretata come una biciclettata fuori porta.
I girini devono essere stati conquistati dal paesaggio, troppo bello da vedere per cedere alla tentazione di alzare il tono agonistico. Uno spettacolo autentico, esaltato da condizioni climatiche assolutamente favorevoli, e da una luce impareggiabile, che ha fatto la felicità degli operatori di ripresa sull’elicottero, che hanno fotografato il Gargano come meglio non avrebbero potuto.
Commentando le bellissime riprese Luca Gregorio, telecronista di Eurosport, ha riportato il pensiero di Damiano Caruso scalatore siciliano che essendo stato impegnato al Tour de France si è goduto la tappa dal divano di casa sua definendola “una tappa da documentario”.
Non gli è stato da meno Riccardo Magrini, che affianca Gregorio ad Europort, e che è assai di più di un commentatore tecnico. È una leggenda che parla, più con il cuore e l’anima che non con la testa, e che rende specialissima, assieme a Gregorio, l’esperienza di visione e di ascolto delle corse su due ruote ad Eurosport.
La coppia si è profusa in un vero è proprio inno d’amore verso la Montagna del Sole.
“Il Gargano è bellissimo, è uno dei posti più belli d’Italia. È proprio vero che il Giro d’Italia è la corsa più dura al mondo, nel paese più bello al mondo. Le immagini che ci manda la regia dall’elicottero, sono fantastiche, c’è poco da fare, soprattutto quando becchi delle giornate così belle. Dimostrano che il Gargano è una meraviglia che possiamo visitare senza prendere tanti aerei e senza cambiare fuso orario. È la natura qui che è bellissima, ci sono questi ulivi fantastici, il mare, vien proprio voglia di venirci.”
“Oggi abbiamo visto dei panorami fantastici, di corsa se n’è vista poca” ha chiosato Magrini dopo l’arrivo.
Anche se piuttosto fiacca dal punto di vista agonistico, la tappa di ieri è stata un tripudio di bellezza, di luce e di colori. Una memorabile giornata per la Capitanata. Una tappa da oscar.
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Condivido le parole di Geppe Inserra e, in parte, quelle dei commentatori. Il Gargano da cartolina è certamente una delle carte vincenti del turismo pugliese, e non solo sullo scacchiere europeo.
Se il Giro però fosse passato più in là, per esempio nella splendida area dell’Istmo, tra laghi e mare, gli italiani avrebbero visto e preso atto di una delle cinque più gravi offese alla natura e al territorio…
Correggo poi una imprecisione del telecronista, il quale, per ben due volte, ha definito Manfredinia “la sesta città pugliese per abitanti”. In realtà è la dodicesima, preceduta anche da un’altra località della Capitanata, e cioè Cerignola.
Cordialmente (Maurizio De Tullio)