Quando c’è voglia di confrontarsi e discutere, perfino un’assemblea in videoconferenza può rivelarsi un successo. È quanto è accaduto questo pomeriggio, grazie al Comitato Cittadini per i Parchi Giochi di Foggia, gruppo spontaneo nato per salvaguardare i diritti dei bambini foggiani, tra qui quello di avere degli spazi a loro dedicati.
Tema dell’assemblea indetta dal Comitato, il futuro di Parco San Felice e di Parcocittà, alla luce dell’imminente scadenza della convenzione (2 novembre). Il bando annunciato dalla civica amministrazione non è ancora pronto: “ci stiamo lavorando”, ha detto il sindaco Landella in una dichiarazione alla stampa, ma visto che siamo ormai al 15 ottobre, è impossibile che la procedura per l’individuazione del soggetto gestore possa concludersi entro la data di scadenza della convenzione.
Aprendo i lavori dell’affollata assemblea on line, la portavoce del Comitato, Rachele Occhionero, ha espresso la preoccupazione che nelle more dell’emanazione e dell’aggiudicazione del Bando e senza una proroga della convenzione, il parco possa essere fatto oggetto di atti vandalici. “Con il sindaco Landella – ha aggiunto Occhionero – abbiamo intrattenuto sempre rapporti corretti, che in qualche caso hanno anche portato a risultati concreti. Ci aspettiamo la stessa apertura in questa occasione. Parcocittà ospita famiglie e progetti dedicati anche ai più piccoli, è diventato punto di riferimento per tanti foggiani e tutto questo va salvaguardato. Il timore è che passi troppo tempo tra la scadenza della convenzione e l’esperimento del bando.”
L’appassionato confronto è stato moderato da Francesco Gasbarro, direttore del portale di informazione locale Il megafono dei Cinque Reali Siti: “il bando è un passaggio obbligato, ma il patrimonio di esperienze fin qui accumulato va tutelato. In questa vicenda non esistono controparti, c’è solo la città. Parcocittà è una buona prassi, un modello di legalità che andrebbe esportato anche in altre città.”
Di seguito la sintesi di tutti gli interventi.
Michele Norillo, consigliere comunale del Pd: il gruppo consiliare si è riunito sull’argomento e ha presentato una interrogazione al Comune. Parcocittà è una bella realtà, se si potesse prorogare a noi andrebbe bene, se l’amministrazione intende fare diversamente, occorre che non ci sia una vacatio, perché il rischio di atti vandalici è serio. E poi occorre che se si dovesse cambiare il gestore, il nuovo soggetto offra le medesime garanzie o migliori rispetto a quello attuale. La città non può subire danni, la nostra città è ormai abbandonata, non c’è nessun controllo del territorio. Parcocittà è un faro in un mare tempestoso. Domani il gruppo consiliare del Pd si recherà a Parco San Felice per esprimere la sua solidarietà a Parcocittà.
Peppino D’Urso. Sono stato tra gli ispiratori e i promotori di questa bella avventura, ma Parcocittà non è Peppino D’Urso. Sono tuttora un volontario che mette a disposizione il suo tempo e le sue modeste competenze. La scommessa di Parcocittà è stata vinta grazie all’impegno, all’apporto, alla disponibilità disinteressata di tanta gente. È una esperienza unica a livello pugliese, e questo è successo grazie alla motivazione forte di tanti volontari. Parcocittà è un bell’esempio di persone che hanno smesso di lamentarsi e si sono rimboccate le maniche. Un esempio vincente di cittadinanza attiva. Foggia sta vivendo momenti drammatici, soprattutto per l’emergenza legalità. In un territorio così profondamente ferito, mi aspetterei che le istituzioni avessero la sensibilità di valorizzare queste esperienze.
Nella storia politica e culturale di Foggia non c’è stata mai una esperienza di partecipazione dal basso così importante ed innovativa. Nessuno è contro il bando che è strumento di trasparenza e di democrazia, ma a quest’ora avrebbe dovuto essere già pronto. E poi c’è la questione dei progetti in corso, come quello che riguarda la povertà educativa. Nessuno vuol fare guerre su Parcocittà, noi non l’abbiamo mai dichiarata, mi auguro che da parte del Sindaco non ci sia la volontà di dichiarare guerra a Parcocittà. Se una guerra c’è da fare, va fatta contro la criminalità.
Anna Paola Improta. Io credo che Parcocittà abbia funzionato e funziona perché le persone che ci hanno lavorato lo hanno fatto con il cuore, con la voglia di fare qualcosa per la città. A Foggia non esiste nient’altro di così libero ed aperto, per poter fare attività da parte delle associazioni, troppo spesso frenate dalla burocrazia, in altri contesti. Voglio dire che il soggetto aggiudicatario non può avere soltanto logiche di profitto economiche, che sono legittime, ma che snaturerebbero il modello che ha avuto tanto successo.
Geppe Inserra. Mi sono impegnato in questi anni a Parcocittà prima di tutto come cittadino residente a Rione Biccari. Era così brutto vedere il Parco trasformato in una terra di nessuno. L’esperienza di questi anni, la capacità di tutti i volontari e delle associazioni di fare rete seriamente, non solo ha fatto rinascere il Parco ma ha creato un modello, una buona prassi che andrebbe applicata anche ad altri contesti cittadini. Perdere Parcocittà e il patrimonio di esperienze che si è accumulato in questi anni, è un lusso che la città non può permettersi.
Lucia Aprile, presidente Comitato cittadino della Società Civile. Abbiamo fatto richiesta di autorizzazione al sindaco per poter fare una manifestazione pubblica sul tema, mi è stato detto che la richiesta non era accettabile. Cercheremo di vederci chiaro, come pure seguiremo con la dovuta attenzione l’iter del bando, che dovrà rispondere ai necessari criteri di imparzialità. Il bando poteva essere preparato anzitempo, per tutelare la struttura. Il sindaco dice oggi che l’amministrazione sta lavorando al bando, quando la convenzione scade tra due settimane. Siamo preoccupati.
Tonio Sereno, operatore culturale. A Parcocittà c’è un’accoglienza notevole per le piccole associazioni; c’è ospitalità c’è la possibilità di fare delle cose che altrove sarebbero impossibili. Parcocittà è l’unico centro sociale, nel senso più nobile del termine, esistente in città. Centro sociale come motore di aggregazione spazio che favorisce l’incontro e le relazioni tra le persone. Il segreto del successo sta propria nell’apertura a tutte le realtà culturali cittadine, senza preclusione alcuna. L’idea che tutto questo debba finire è sconvolgente.
Simona Paladino, coordinamento operatori Parcocittà. Per noi è importante sentire la vicinanza di tutta la città. In questi giorni, sembra quasi che siamo noi il male di Foggia, ma siamo solo ragazzi che si sforzano di fare qualcosa di buono per Foggia, ed è amaro sentire quasi che dobbiamo difenderci. Realtà come Parcocittà dovrebbero essere difese dall’amministrazione. Siamo un presidio di legalità ed anche noi vogliamo il bando, la richiesta di proroga riguarda soltanto i progetti in corso di carattere educativo e socio-assistenziale finanziati dalla Fondazione del Sud e sostenuti anche dal Comune di Foggia. Il 2 novembre è arrivato e del bando non si sa nulla. E noi che facciamo?
Maria Grazia Iacobucci. Anche l’APS Gocce di pensiero è grata a Parcocittà; abbiamo da subito avuto una “intensa intesa”; ci hanno accolte per le nostre iniziative di laboratori e atelier creativi con le scuole, per mostre d’arte collettive, presentazione di libri e per due anni consecutivi per commemorare con reading, mostra fotografica e concerto, le vittime del crollo di viale Giotto. Tutti eventi aperti alla cittadinanza e che contribuiscono alla memoria e a rendere viva e attiva la città. Anche come mamma sono grata alla struttura di Parcocittà per l’orto cittadino, per le attrezzature ginniche, per gli eventi che ha organizzato all’aperto, in sicurezza. Abbiamo già perso il Teatro Mediterraneo, l’Oda teatro e abbiamo troppi spazi inutilizzati e lasciati al degrado… speriamo tutti e tutte vivamente di tener vivo questo importante centro culturale
Nicola Saracino, ufficio stampa Parcocittà. Una presenza così varia e sentita a quest’assemblea è la conferma che Parcocittà è veramente di tutti.
Francesco Strippoli, Comitato cittadino della Società Civile. Noi chiediamo che si proceda veramente subito, per tempo, al bando, siamo già in ritardo, volevamo che questo incontro si svolgesse sotto il comune, avevamo fatto richiesta all’annona. Non abbiamo intenzione di annullare la manifestazione, che è in programma per il 24 ottobre. Potremmo anche spostarla al 31, ma se non ci sarà il bando a quella data, il Comune se ne assumerà tutte le responsabilità.
Michele Valentino. Per gestire la “cosa pubblica” occorrono capacità ed una struttura che funzioni e che si faccia funzionare, altrimenti dal 107mo posto, Foggia potrebbe arrivare all’ultimo posto, nella graduatoria de ” Il Sole 24 Ore”.
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