Lo spettacolo di Papa Francesco che impartisce la benedizione Urbi et Orbi a una piazza vuota, mentre scende la pioggia e bagna di lacrime il Crocifisso, e il suono delle campane che s’intreccia con quello delle sirene, rimarrà per sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore.
Difficile esprimere i sentimenti, l’emozione, la commozione, la compassione, lo stupore che tutti abbiamo provato partecipando alla funzione, davanti alla televisione. Si restava attoniti, senza parole.
Parole che è invece riuscita a trovare e a scrivere in modo superbo Maria Villani, professoressa di San Marco in Lamis. La sua pagina è tra le cose più intense che mi sia capitato di sentire in queste settimane senza allegria e piene di tristezza.
Una riflessione che è una poesia e al tempo stesso una preghiera: corale, sentita, profonda. A quelle parole ha dato voce, anima e calore Gino Caiafa, che non si limita soltanto a leggere e ad interpretare. Gino “sente”, e ci fa “sentire”.
Non ho altro da aggiungere, se non invitarvi a guardare il video. In silenzio, guardandolo e ascoltandolo non soltanto con gli occhi e con le orecchie, ma con l’anima.
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Bellissima interpretazione e lettura di una pagina che rimarra’ impressa nella nostra umanita’.
Grazie Gino Caiafa per la tua splendida voce , grazie alla professoressa Maria Villani per aver scritto questo bellissimo testo e soprattutto al mio caro amico Geppe per averci regalato una bellissima nota, che in questo tempo e’ la miglior medicina che ci puo’ curare dentro.
Grazie a te, caro Potito, per tutto quello che fai per rappresentare con le tue immagini la Foggia che tutti vorremmo, che tutti sogniamo