In viaggio con Adele, per scoprire una Daunia bella e austera

Quello che sta facendo il mondo del cinema per alleviare la costrizione collettiva che ci tiene dentro le mura di casa è encomiabile, segno che la solidarietà sta di casa nella settima arte. Diversamente dai divi della televisione e della canzone che anche in questi giorni fanno passerella, la generosità di produttori, autori, distributori che stanno mettendo gratuitamente on line le loro opere non avrà un ritorno, nemmeno d’immagine.

Una ragione di più per usare con intelligenza il telecomando, e tuffarsi anima e corpo nell’immensa offerta cinematografica disponibile on line semmai seguendo i suggerimenti quotidiani di Lettere Meridiane e della rubrica che abbiamo creato per l’occasione, #iorestoacasa… e guardo il cinema indipendente.

La bella notizia è che anche Foggia sta facendo la sua parte. Anche il Foggia Film Festival è sceso in campo, offrendo sul suo sito buona parte del ricco catalogo che si è accumulato durante le nove edizioni della qualificata rassegna diretta da Pino Bruno: “Alla campagna Covid19 hanno aderito produttori, distributori, registi, attori e sceneggiatori, ai quali tributiamo il nostro sentito ringraziamento per la disponibilità accordataci sia in passato che in questo momento di paralisi totale dello spettacolo dal vivo, delle occasioni d’aggregazione sociale ed in parte dell’offerta culturale audiovisiva.”

L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale di cinema e teatro “La Bottega dell’Attore-Teatro Studio Dauno” e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Foggia, coorganizzatori e promotori del Foggia Film Festival.

Bravi, anzi bravissimi. Sia a promuovere l’iniziativa, sia. a scegliere un claim addirittura geniale: “Il Festival a casa tua, ma tu fatti trovare“.

Ed è davvero il caso di farsi trovare, perché i film offerti in visione sono belli, e soddisfano ogni gusto. Tra questi c’è In viaggio con Adele, opera primadi Alessandro Capitani, che ha vinto l’edizione 2018 del festival. Girato a Foggia e in Capitanata (Ascoli Satriano, Lucera, San Nicandro Garganico, Zapponeta, Torre Mileto e Borgo Mezzanone), mi sento  di suggerirvi calorosamente di guardarlo.

È una commedia tenera ma anche di rara intensità, un road movie che racconta dell’incontro e della reciproca scoperta di un padre e una figlia. Il genitore è Aldo (Alessandro Haber), un attore di teatro che, appoggiato da Carla (Isabella Ferrari) – sua agente, amica e occasionale compagna di letto – si trova alla vigilia della sua ultima grande opportunità nel mondo del cinema. La figlia è Adele (interpretata da una stellare Sara Serraiocco), una ragazza speciale affetta dalla sindrome di Asperger. Libera da freni e inibizioni, indossa solo un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, non si separa mai da un gatto immaginario e colora il suo mondo di Post-it, dove scrive tutto quello che le passa per la testa.

Il sogno di Aldo di affermarsi nel mondo teatrale è sconvolto dall’improvvisa morte della mamma di Adele: il tragico evento lo porta a scoprire, improvvisamente, di essere il papà della ragazza. Con il compito di dirle la verità e l’intento di liberarsene, Aldo parte con Adele risalendo dalla Puglia su una vecchia cabrio per affrontare un viaggio dalla meta incerta. Non sarà soltanto un percorso nell’incanto della Puglia Dauna, austera, struggente, mai patinata, ma una sorprendente scoperta di se stessi.

Si sorride e ci si commuove, nella brillante prova d’esordio di Capitani, vincitore di un David di Donatello nel 2016 con il cortometraggio “Bellissima”. Il personaggio di Alice calza a pennello a Sara Serraiocco, e alla sua straordinaria verve interpretativa, esaltando la più promettente e la più premiata delle giovani attrici italiane (tra i molti altri, ha vinto il Premio Flaiano – Pegaso d’oro come attrice esordiente per il film “Salvo”, nel 2013 il Premio Vittorio De Sica, nel 2016 il Premio Pasinetti – assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici – come miglior attrice a Venezia 73, e il Prix d’interprétation féminine al Festival  di Annecy per la sua interpretazione ne “La ragazza del Mondo”. Altrettanto a suo agio nei panni di Aldo Alessandro Haber, che infonde al personaggio una interpretazione intensa, profonda, sofferta. “È un film s di me che sognavo di fare da quattro anni, e che vedevo sempre sfumare perché i produttori possibili sognavano un protagonista più di cassetta.” Invece la scelta di Sara Serraiocco si è rivelata vincente e la coppia con lo stessa Haber funziona benissimo.

Qui sotto i link alla pagina dove troverete l’elenco dei film resi disponibili dal Foggia Film Festival e al film In viaggio con Adele (attenzione, dovete inserire la password che trovate nel collegamento).. Come sempre, alla fine del post, il riassunto delle precedenti puntate di #iorestoacasa… e guardo il cinema indipendente.

LA PLAYLIST “Il Festival a casa. Tu però fatti trovare!”

IN VIAGGIO CON ADELE, IL FILM (password: Adeleeng2018)

#IORESTOACASA E GUARDO IL CINEMA INDIPENDENTE

I EPISODIO | Lorenzo Sepalone, il cinema in punta dei piedi

II EPISODIO | La forza delle donne contro la violenza che vela le ali (NADIA KIBOUT)

III EPISODIO |Alessandro Grande, cinema indipendente da Oscar

IV EPISODIO | Francesco Colangelo, quando il cinema indipendente vuol dire qualità

V EPISODIO | Quando Giovanni Falcone era “U muschittieri” (VITO PALUMBO)

VI EPISODIO | Il cinema che sorride di Alessandro Valori

VII EPISODIO | Quando il ragù napoletano diventa “noir” (ALFREDO MAZZARA)

VIII EPISODIO | Domenico Onorato, il coraggio e l’urgenza di raccontare storie

VIII EPISODIO | MAD, quando la memoria diventa strumento di futuro (LUCIANO TORIELLO e ANNALISA MENTANA)

IX EPISODIO | #Iorestoacasa e guardo #Io resto a casa (FEDERICO DI CICILIA)

X EPISODIO | Nicola Ragone, quando il cortometraggio diventa genere (e perfezione)

XI EPISODIO | Quando l’incontro tra cinema e musica sprigiona poesia (GIULIO MASTROMAURO e STEFANO OTTOMANO)

 

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Author: Geppe Inserra

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