Com’era Vico del Gargano agli inizi del Novecento

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La seconda tappa del nostro viaggio per immagini nella Capitanata dei primi del Novecento si ferma a Vico del Gargano, e non potrebbe essere diversamente. È un doveroso tributo alla passione e all’interesse con cui tantissimi amici vichesi contribuiscono a Lettere Meridiane, condividono i post, o semplicemente seguono il nostro blog.

Le foto che ho il piacere di regalarvi, restaurate digitalmente dagli originali in bianco e nero, e colorizzate grazie al prezioso algoritmo di intelligenza artificiale di Jason Antic, sono tratte dall’inesauribile Collezione Ester Loiodice custodita presso la Biblioteca Provinciale di Foggia. Scorrete il post fino alla fine, perché al termine trovate sia le indicazioni per il download delle immagini in alta risoluzione, sia le immagini in bianco e nero.

Vico è probabilmente la cittadina della provincia di Foggia più presente nella collezione, che offre numerose immagini di San Menaio, della pineta Marzini e della Foresta Umbra (i relativi link alla fine del post). Tenuto conto che molte delle fotografie sono state scattate per Italia Turistica, si può ritenere che agli inizio del Novecento Vico fosse tra le realtà garganiche di maggior interesse turistico.

Le foto che pubblichiamo restituiscono una immagine veramente poetica dell’antica Vico del Gargano, per certi versi ormai scomparsa. Se è perfettamente riconoscibile il Castello normanno-svevo,  è più problematica la precisa localizzazione delle altre due immagini. Sono certo i tanti lettori e amici di Vico verranno in soccorso alla comunità di Lettere Meridiane, fornendo ragguagli più precisi. La didascalia della foto del viale alberato, che vedete sopra, indica la location in Viale Baffi. Ho cercato sulla mappa la strada, ma sembra che nell’attuale toponomastica di Vico non esista.

Altrettanto misteriosa è per me (ma sono certo che non lo sarà per gli amici vichesi) la localizzazione della terza fotografia, qui sopra. Ritrae una bella, antica masseria nella cui aia si erge un maestoso albero secolare. Osservando le figure umane si può ipotizzare un’altezza di almeno 7-8 metri.

Ricordiamo che le immagini che illustrano il post hanno una risoluzione ridotta. Se volete scaricarle in hd, utilizzate i collegamenti qui sotto, e continuate a seguire il viaggio nel tempo e nella Capitanata bella di Lettere Meridiane. La prossima tappa sarà Rodi Garganico, con i suoi incantevoli panorami. Dopo i collegamenti trovate l’originale delle foto, in bianco e nero.

CASTELLO DI VICO DEL GARGANO IN BIANCO E NERO | A COLORI

VICO DEL GARGANO VIALE BAFFI IN BIANCO E NERO | A COLORI

VICO DEL GARGANO, MASSERIA CON ALBERO IN BIANCO E NERO | A COLORI

IL GARGANO SELVAGGIO E INCONTAMINATO DI NOVANT’ANNI FA NELLE FOTO DI RODOLFO LONGO (FILMATO)

IL GARGANO SELVAGGIO E INCONTAMINATO DI NOVANT’ANNI FA NELLE FOTO DI RODOLFO LONGO (FOTO SINGOLE)

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Author: Geppe Inserra

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