“C’è una crepa in ogni cosa, e da lì entra la luce”. Così cantava l’indimenticabile poeta e folksinger Leonard Cohen. Questi versi così significativi danno il titolo alla “scheggia” di don Tonino Intiso che oggi regaliamo ad amici e lettori di Lettere Meridiane, per far loro gli auguri di Pasqua assieme a don Tonino. Sono versi molto attuali, in questa Pasqua di solitudine e di dolore. Stamattina, quando ho chiamato don Tonino per fargli gli auguri ho concluso: “speriamo che questo brutto momento passi presto…” Come fa da una vita, don Tonino mi ha corretto: “Non auguriamoci soltanto che passi presto, ma anche che passi bene, cercando di vivere al meglio questo difficile tempo presente… Esercitiamo il dono del pensiero che Dio ci ha fatto, per migliorarci. Noi siamo intelligenti più del diavolo e del male, perché siamo figli di Dio. Ma dobbiamo esercitare l’intelligenza, il pensiero.”
La “scheggia” che vi regaliamo oggi venne composta da don Tonino due anni fa, agli inizi del mese di aprile, in occasione di una Settimana Santa che per lui si prospettava particolarmente vuota, triste. È il diario di quei giorni, in cui don Tonino si sforza di vedere la luce che entra dalla crepa, e la trova. Il fascicolo che ci offriamo, e che potete scaricare cliccando qui, si conclude con una riflessione molto profonda del giornalista Enzo Romeo: “C’è una crepa in ogni cosa, ed è da lì che entra la luce”. Da ogni difficoltà nasce una nuova possibilità. La Pasqua con il suo passaggio dalla morte alla vita, ci insegna questo. Dovremmo perdere meno tempo a stuccare le nostre crepe e dedicarci di più a contemplare ciò che grazie a quelle fessure viene illuminato”.
Buona Pasqua, da Lettere Meridiane e da con Tonino Intiso.
[Scaricate la “scheggia” di don Tonino Intiso cliccando qui, e poi ascoltate la stupenda canzone di Leonard Cohen Anthem, da cui sono tratti i versi. La foto che illustra il post, dotata di licenza Common Creative ed ispirata proprio ai versi del poeta canadese, è intitolata The Light Beyond The Clouds ed è stata scattata da Cindy Mc]
Views: 0
Foggia 12/04/2020.
A distanza di circa 3 anni e forse piu’ mi accingo a dare un seguito ad un argomento affascinante. La luce che trafigge le tenebre della nostra vita.
Purtroppo vivo ancora sotto un cielo tetro e oscuro, ignorante di tutto cio che la vita mi ha riservato dal 2015 ad oggi. Ho accettato tutto docilmente, come tua volontà’ Signore, certo e convinto che j tuoi disegni non sono i miei. Due anni a Porto Santo Stefano, avere trovato la tomba del Maresciallo dell’Aria Italo Balbo, il tuo sottile e solito invito a fare la tua volonta’. Avere visto le tue case in Maremma, qualcuna vuota, ma tutte molto belle. Quello che non capirò’ mai e perché mi hai tolto mia moglie’ . Signore non ti sento, ma almeno mandami un tuo raggio di luce per farmi capire e farmi udire. Chi può fermare la tua luce, non certamente le mie tenebre, o le tenebre di noi miseri uomini senza Dio e senza disegni. Abbiamo scoperto che migliaia dj raggi cosmici cadono ogni istante sulla terra, a me ne basta uno. Grazie per avermi dato modo di scrivere. Un augurio a Don Tonino e a Geppe Inserra e alke lettere meridiane.