Ancora non avete deciso i menù con cui imbandirete la tavola nelle imminenti feste? Lettere Meridiane vi dà una mano, riproponendo, di seguito gli articoli che negli anni passati abbiamo dedicato ai “sapori della memoria” di Natale. Buon appetito.
ANTICHI SAPORI PERDUTI: TAGLIATELLE AL SUGO DI ANGUILLA, FETTUCCINE CON CECI E BACCALA’, STRASCINATE CON LA RICOTTA ZUCCHERATA
La modernità e il trend imperversano purtroppo anche nei menù natalizi, sempre più a base di malinconiche ostriche, astici ed aragoste. In realtà, anche la tradizione propone piatti da fare invidia alla nouvelle cousine, come quelli di cui parliamo nel post qui sotto, che esalta i sapori perduti: le tagliatelle al sugo di anguilla e le fettuccine con ceci e baccalà di Rignano Garganico e le sfavillanti “strascinate” con la ricotta zuccherata di Bari.
COME SFAMARSI, NONOSTANTE IL DIGIUNO: ECCO LE PETTOLE
Oggi va di moda l’aperitivo della vigilia. Una volta vigeva, invece, la pratica del digiuno, che anticipava il cenone e che prescriveva di consumare soltanto pane ed acqua. Ma c’è modo e modo di mettere assieme pane ed acqua. Sono nate così le “pettole“.
I CUCULI, LA PETTOLA RICCA DI CERIGNOLA
Panzerotti e “cuculi” (all’uso di Cerignola) sono diffusi in tutta la Puglia. La pasta fritta, ingrediente base delle “pettole” o delle “pizze fritte” viene riempita con altri ingredienti tipici del tacco d’Italia: pecorino, pomodoro, alici. Un trionfo del gusto.
TRA I PRIMI NATALIZI, L’ECCELLENZA ARRIVA DA SAN SEVERO
Non sono moltissimi i “primi” suggeriti dalla tradizione gastronomica natalizia, che predilige piuttosto la vigilia. Ma c’è un must, che giunge da San Severo, che propone una versione ricca del pancotto, la Zuppetta, un incredibile intreccio di sapori ma anche di savoir-faire culinario.
TRA I SECONDI, NON PUÒ MANCARE IL CAPITONE
Il capitone, ovvero la femmina dell’anguilla, è un’altra delle vittime della modernità. Non si usa più o quasi, nemmeno nei ristoranti alla moda dove gli chef ti parlano di food (e non di cibo) e preferiscono ammannirti il sushi. Che tristezza. Che stupida banalità. Eppure il capitone rappresenta una delle pietanze più antiche e più legate alle “radici”. Era caro già a Federico II di Svevia, che lo proponeva ai suoi ospiti.
I sapori della memoria | Capitone, cibo imperiale (di Geppe Inserra)
NAPOLI CHIAMA FOGGIA, CON L’INSALATA DI RINFORZO
Foggia, crocevia di culture, genti e sapori diversi. Si ispira chiaramente alla tradizione partenopea l’insalata di rinforzo, saporita parentesi tra un piatto forte e l’altro.
I sapori della memoria | Il pranzo di Natale non è completo, senza l’insalata di rinforzo
I DOLCI
LA PIZZA SETTE SFOGLIE
Se non è dolce, che Natale è? La tradizione gastronomica natalizia è ricchissima di dolci. Su tutti spicca la Pizza Sette Sfoglie di Cerignola, autentico capolavoro di pazienza, manualità e dedizione. A Orta Nova prende il nome di Pizza Sette Veli. Una delizia del palato.
Sapori della memoria | Quando il dolce di Natale diventa arte
ALTRO CHE FAST FOOD: INCHINATEVI ALLE CARTELLATE
È inutile negarlo. Per cucinare bene occorre tempo, pazienza, dedizione. Insomma bisogna metterci l’anima. Se non avete tempo e voglia, non provate neppure a fare le “cartellate”. Diversamente, leggete il post, e cimentatevi.
I sapori della memoria | Cartellate, inno natalizio pugliese e antidoto ai fast food
IL FASCINO DISCRETO E MISTERIOSO DELLE MANDORLE ATTERRATE
Perché si chiamino così, è questione che tuttora appassiona filologi e storici. La loro origine affonda lontano nel tempo. Ma il loro sapore è quanto di più prorompente ed attuale, a patto di prepararle secondo la tradizione…
Sapori della memoria | Le mandorle atterrate, come si facevano una volta
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