Apre oggi i battenti, presso il Museo dell’Ara Pacis a Roma, la mostra C’era una volta Sergio Leone, che ricorda, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, il mito e la leggenda di uno dei più grandi autori (personalmente lo ritengo il più grande) dei cinema italiano, e non solo.
È tutto il mondo della settima arte che deve tanto a Leone: dopo di lui, niente è stato come prima nel cinema.
Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione è approdata in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna. Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini – racconta lo sconfinato universo di Sergio Leone, ripercorrendo le diverse tappe del suo percorso artistico: dal “peplum” al western, fino alla grande epopea di C’era una volta in America.
La rassegna resterà aperta fino al 3 maggio 2020.
Lettere Meridiane celebra l’evento pubblicando e donando ad amici e lettori l’ebook “La dimensione epica del cinema di Sergio Leone” di Carlo Inserra, co-autore del nostro blog. Si tratta della edizione digitale, rivista e ampliata, della omonima tesi di laurea in Storia del Cinema discussa da Inserra nell’anno accademico 2010-2011, relatore il prof. Eusebio Ciccotti, docente di Storia del Cinema presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.
In modo snello ed accattivante, il lavoro prende in esame il rapporto, costante nel suo cinema, tra Leone e gli archetipi della cultura classica: l’amicizia, la nostalgia, l’onore, il passato, raccontando ed analizzando tutti i suoi film, compresi Il colosso di Rodi, che rappresenta il suo primo lungometraggio, non molto conosciuto e Il mio nome è nessuno, firmato da Tonino Valerii ma che vide Leone girare alcune memorabili sequenze.
Non mancano riferimenti di natura tecnica, sugli aspetti più innovativi del cinema di Sergio Leone, come l’uso dei primissimi piani (c’è un originale e puntuale découpage della sequenza del duello finale di Per un pugno di dollari, le colonne sonore firmate da Ennio Morricone, il rapporto tra il regista italiano e i suoi colleghi del resto del Mondo che gli hanno reso omaggio, nonché un’analisi delle ragioni che hanno innescato uno dei più dolorosi paradossi della storia del cinema. Nonostante l’enorme importanza che ha avuto nella innovazione della settima arte, e le grande fortuna di critica e di pubblica ottenuta dalle sue opere, Leone non ha mai vinto un Oscar, né è mai stato candidato ad una statuetta.
L’ebook è disponibile in diverse versioni. Per scaricarlo, cliccare sul relativo collegamento.
- La dimensione epica del cinema di Sergio Leone – versione pdf
- La dimensione epica del cinema di Sergio Leone – versione epub
- La dimensione epica del cinema di Sergio Leone – versione kindle
[Le versione epub e kindle si trovano all’interno di un file compresso. Per poterle utilizzare, decomprimere il file, caricare la cartella sul proprio ebook reader]
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