Le torri del Varano chiedono aiuto

La Torre piccola del Varano, ubicata a Foce Varano, sulle sponde dell’omonimo Lago, e la Torre Varano grande (denominata Torre Sanzone) rappresentano le torri costiere più antiche del Gargano. Lo testimonia la diversa struttura architettonica più arcaica con base cilindrica e merli a coda di rondine molto rari nelle Torri pugliesi.La pianta circolare le contraddistingue dalle altre torri costiere del Gargano, tutte a base quadrangolare, che costituivano il sistema difensivo durante il vicereame spagnolo nel Regno di Napoli. Le Torri di Varano, secondo il ricercatore Giuseppe Laganella, furono probabilmente edificate da Riccardo di Lauro, figlio di Syfridina, contessa di Caserta e Ischitella.Anche Remigio De Cristofaro, nel volume “I canti del popolo” sostiene che le torri di Varano furono fatte edificare da Riccardo per conto di Carlo I d’Angiò. Non precisa di quale Riccardo si tratti, ma l’Enciclopedia Treccani (a pag. 323 lettera R), dice testualmente che Riccardo I, Conte di Caserta, alla caduta degli Svevi prese possesso della contea, donata da Carlo d’Angiò a Guglielmo di Belmonte. Potrebbe trattarsi della stessa persona. L’unico dubbio potrebbe essere rappresentato dai dati incerti su Riccardo riportati da Angela Picca in Syfridina (Riccardo 1220-1267?). Ma la stessa autrice ci mette il punto interrogativo, essendo la data incerta, quindi Riccardo potrebbe essere morto qualche anno dopo il 1267.Nel 1269 poteva essere vivo e avere ordinato la costruzione delle torri tra il 1269 e il 1270 ,come afferma il De Cristofaro non citando, purtroppo, la fonte. In quegli anni quindi il conte Riccardo era in vita e si occupava personalmente dei proventi di Varano essendone il Conte, motivo per cui il Riccardo citato da De Cristofaro potrebbe essere la medesima persona.

La sovrapposizione tra Svevi ed Angioini è spiegata da Angela Valente.La storiografa afferma infatti che non tutta la Contea di Lesina passò in mano angioina, ma solo una parte di essa. Il feudo di Ischitella rimase a Riccardo che, probabilmente, si accordò con gli Angioini per conservare il feudo e la propria vita. Laganella avanza anche un’altra ipotesi: le perplessità sorte circa l’esistenza in vita di Riccardo potrebbero essere dissolte dal fatto che quest’ultimo ebbe due mogli, Violante e Berardesca del Duca. Da quest’ultima il Conte di Caserta ebbe un altro figlio, di nome Riccardo II, come si rileva dall’Enciclopedia Treccani. Chi fece costruire le torri del Varano – conclude Laganella – potrebbe essere stato il figlio e non l’omonimo padre.

Nel 1461 in una di queste torri si accampò Ettore de Riccardis guidato da Ferdinando I di Aragona.

Oggi le Torri del Varano chiedono aiuto. Sono il simbolo del passato medievale di Ischitella. Una di queste torri è a un passo dal crollo, la base si sta sgretolando mettendo a rischio la stabilità della parte superiore.

“L’interesse di ognuno di noi può donare questo segno del passato ai nostri figli” è l’accorato appello di IschitellaGargano.com, che ha postato un video-appello su youtube (potete vedere il video sull’impressionante stato di degrado in cui versano le due torri in calce all’articolo, n.d.r.) per scuotere dalla generale indifferenza che sembra aleggiare, da troppo tempo, nonostante le varie segnalazioni, sulla sorte questi due antichi monumenti ischitellani.

Al di là di tutto, le Torri del Varano costituiscono la testimonianza più antica del nostro territorio, beni da tutelare e valorizzare. Il Comune di Ischitella e la Soprintendenza cosa stanno facendo per evitare il crollo imminente della Torre più piccola a ridosso del lago?

Teresa Maria Rauzino

Presidente Centro Studi “Martella” di Peschici e socia società Storia Patria Puglia

 

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Author: Geppe Inserra

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