Foggia corre il serio rischio di restare fuori dalla via Francigena-Micaelica. Il capoluogo dauno, infatti, non figura nell’itinerario messo a punto dalla Regione Puglia, e ratificato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Uno smacco, determinato da un lato dall’approssimazione con cui è stato redatto il progetto regionale e dall’altro dall’insipienza dei nostri rappresentanti istituzionali, che pare siano stati assenti nelle sedi e nei momenti in cui maturava la scelta.
Non le manda certo a dire Michele Pesante, presidente dell’Associazione Tratturi e Transumanza, che affida a facebook il suo sdegno: “Ma come si fa a tenere Foggia fuori dagli itinerari della via Francigena-Micaelica! Pazzesco! La colpa? Essenzialmente la nostra. Quando si discuteva e si decideva, gli altri erano presenti e facevano gli interessi del loro territorio, i nostri erano assenti.”
Non tutto è perduto, ma occorrerà fare quadrato e battersi in modo corale per scongiurare questo ennesimo scippo ai danni di Foggia.”Il Sindaco Landella, il Presidente della Provincia Nicola Gatta, l’Assessore Regionale Raffaele Piemontese – scrive ancora Pesante – possono recuperare quel che abbiamo perduto. Tutte le forze politiche, la stampa, il mondo accademico e universitario di Foggia devono battersi con decisione, per non subire un’altra beffa, tipo l’alta capacità Bari-Napoli. La Storia siamo noi. Le valanghe iniziano sempre da un sassolino.”
A conferma dell’orrore storico e culturale perpetrato dalla Regione Puglia, Pesante correda il suo post con tre immagini che documentano in maniera ineccepibile che Foggia è sempre stata parte integrante della Via Francigena (e ci mancherebbe altro vista la posizione geografica centrale rispetto alla Puglia Settentrionale occupata dal capoluogo dauno).
Le foto, che potete vedere nel post, documentano diversi percorsi e itinerari seguiti dai pellegrini che si recavano a Monte Sant’Angelo, tappa fondamentale della Via Francigena: l’itinerario seguito da un anonimo pellegrino inglese che si recava in Terra Santa tra il 1344 e il 1345, l’itinerario seguito da Anselmo e Giovanni Adorno in Terra Santa nel 1470 e 14712, l’Itinerarium de Brugis, che risale alla meta del VX secolo).
Della vicenda si parla in una intervista rilasciata da Pesante a Geppe Inserra, in onda nelle edizioni odierne del telegiornale di SharingTv (canale 272 del digitale terrestre).
La morale? Quel che storia e geografia hanno fatto durante i secoli è stato stracciato dalla Regione Puglia nello spazio di un mattino, con la complicità dei disattenti amministratori locali.
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È incredibile come Foggia non riesca mai a fare valere la propria voce; casi come questo non sono nuovi e purtroppo se la classe di rappresentanza della nostra città continuerà a comportarsi in questo modo non finiranno mai. Per quanto posso, cercherò di fare girare la notizia sui social e sul mio blog letterario.
Bello il tuo blog Pierluigi (consentimi il tu, data la differenza d’età). Fatevi valere voi giovani.
Si figuri, mi dia pure del tu; ho scoperto il suo sito con questo articolo ed è meraviglioso. La ringrazio per il complimento, farò del mio meglio per aumentare il prestigio della nostra città.
Beh, però dammi del tu anche tu. Va bene l’età, ma siamo colleghi…