Ungaretti, Catullo, Bukovski e compagni non avrebbero mai sospettato che, un giorno, i loro versi sarebbero serviti per sfottere gli uomini politici. Il matrimonio tra satira e poesia celebrato da Madetù riesce alla grande. Perché la poesia esprime sentimenti universali e la satira in fondo fa lo stesso, esagerando aspetti particolari o paradossali dei comportamenti umani.
I “versi in satira” del nostro disegnatore satirico in versione poetica sono esilaranti, sorprendenti. Speriamo di vederne sgorgare altri dalla penna inesauribile ed effervescente di Maurizio De Tullio. Li trovate alla fine di questa succulenta edizione della striscia domenicale: perciò, mi raccomando, leggetela fino in fondo. La copertina viene conquistata a mani basse dall’ermetico Salvini, celebrato nell’incontro tra il ministro dell’Interno e Giuseppe Ungaretti.
Il resto della rubrica è monopolizzato dalla crisi di Governo, ma non solo. Una domenica, insomma, tutta da ridere.
* * *
L’UOMO DEL COLLE
Mattarella, infastidito dalle lungaggini dei partiti, non sa che pesci prendere.
L’uomo del Colle ha detto: boh!
FAKETTA NERA
La Meloni ha accusato Renzi di aver messo le clausole di salvaguardia quando le mise il Governo Berlusconi di cui lei faceva parte. Ennesima fake della destra. Niente di nuovo: Faketta nera.
CHI OMO E CHI DONNA
Matrimonio in vista tra 5 Stelle e PD. In proposito Renzi è stato chiaro con Di Maio: “Senti un po’, bischero. Ho visto come l’è andata co Salvini: te facevi la donna e lui l’omo. On mè, io fo l’omo e te la femmina. Chiaro?”.
LA PIÙ ARMATA DEGLI ITALIANI
Chiude in anticipo “Grand Tour”, il programma di Rai1 condotto da Lorella Cuccarini che, settimana dopo settimana, ha registrato continui flop. Evidentemente la scelta della showgirl di dichiararsi apertamente sovranista e salviniana è stata perdente.
“Cuccarini. La più armata degli italiani”.
TRUMP FA L’OFFESO
Trump annulla la prevista visita in Danimarca perchè non accetta di vendergli la Groenlandia. La contropartita in effetti non era adeguata: l’Alabama più due centrocampisti under 21.
LAVORO CHE ABBRONZA
Gli ispettori del lavoro di Foggia hanno recentemente controllato 21 tra stabilimenti balneari, hotel e ristoranti del Gargano e in tutte le 21 attività non hanno trovato un solo lavoratore in regola.
– È il regno del lavoro nero!
– Macchè. Con questo caldo erano solo molto abbronzati.
PAPA FEDERICO II
Il Premier Giuseppe Conte si è dimesso. Da buon foggiano ieri al Senato ha citato anche Federico II. Il sempre più religioso Salvini, con l’immancabile rosario in mano, per un attimo è rimasto perplesso: “Federico II?”, si è chiesto. “Un Papa che ricordo a malapena”.
GOVERNO CHE SI ARRESTA DA SOLO
I capi di accusa contro Salvini dovevano essere talmente pesanti se il Premier Conte ha dovuto dichiarare: “Il Governo si… arresta qui”.
PORTE CHIUSE PER LUCANO
L’anziano papà dell’ex Sindaco di Riace, Mimmo Lucano – ancora ai domiciliari – è gravemente malato e in fin di vita ma Salvini gli nega l’ultimo saluto. È la politica delle porte chiuse.
SALVINI TORNA SUBITO AL LAVORO
Il Ministro Salvini, dopo aver ascoltato al Senato il duro intervento del Premier Conte ed essere intervenuto per rispondergli, è immediatamente sparito, nello stupore generale. Ha detto che doveva correre al Viminale per lavorare. Ed è stato di parola: ha subito fatto un’ora di diretta Facebook.
SCARICARE SALVINI
I 5Stelle scaricano definitivamente Salvini. Vista la politica dei porti chiusi, lo scaricheranno in acque internazionali.
VIA MIRANDA
A Foggia la Lega di Salvini ha preso così piede che intestano le strade anche ai leghisti viventi: Via Miranda.
SCONCERTI IN SPIAGGIA
Grandi nomi dello spettacolo in giro coi loro concerti, alcuni anche sulle spiagge italiane. Jovanotti a Lignano Sabbiadoro, Laura Pausini e Biagio Antonacci a Cagliari, Matteo Salvini in beach tour a Riccione.
FILM COMICI
Dopo la crisi di Governo, Salvini tende una mano a Di Maio. La nuova intesa porterebbe, però, ad un cambio di poltrone e gli italiani assisterebbero di nuovo alla cerimonia del giuramento dei neo-ministri. Beh, é come un film comico: quando fa molto ridere, lo si rivede ancora. (Copyright Nicola Cardone)
IENE E AVVOLTOI
– Le Iene vanno in Paradiso. E gli avvoltoi?
– Con la Madonna. (Copyright Palto-Madetù)
PLACIDO DOMINGO/1
Placido Domingo molestatore. Dal do di petto al do di basso ventre. (Copyright Palto)
PLACIDO DOMINGO/2
– Domingo accusato di molestie sessuali.
– Non deve essere poi così tanto Placido. (Copyright Palto)
AMICI SCIACALLI
Ovunque vada Salvini viene ora pesantemente contestato. Ieri era in Sicilia, a Vittoria, dalle famiglie dei due cugini uccisi da un Suv fuori controllo. I contestatori gli hanno sùbito dato del sciacallo. Salvini ha ringraziato del dono, precisando che essendo lui un buono di natura, lo condividerà coi suoi amici Giorgia e Silvio.
POLITICI IN PUNTA DI POESIA (*)
(*) Al termine, i versi originali.
Salvini ha scelto Giuseppe Ungaretti:
M’illumino di me, non so.
Il Premier Giuseppe Conte ha scelto Catullo:
Forse tu ti chiedi perchè io lo faccia. Non lo so. Ma sento che accade, e non ne sono tormentato.
Nicola Zingaretti ha scelto Charles Bukovski:
Tutti i vicini pensano che siamo strani.
E noi pensiamo lo stesso di loro.
E facciamo tutti centro sinistra.
Beppe Grillo ha scelto Efraim Medina Reyes:
Tu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare, una canzone che non è mai esistita e un posto in cui non credo essere mai stato. Affanculo.
Luigi Di Maio ha scelto Nizar Quabbani:
L’amore mio mi chiede:
“Qual è la differenza tra me e il Salvini?”
La differenza è che se tu ridi, Renzi mio,
io mi dimentico il Salvini.
Danilo Toninelli ha scelto Octavio Paz:
Tra adesso e adesso
tra io sono e tu sei
la parola ponte.
Matteo Renzi ha scelto Bing Xin:
I leghisti sono grandi poeti,
in una lingua imperfetta,
emettono versi perfetti.
Il Presidente Mattarella ha scelto Ungaretti:
Tra un Matteo colto e l’altro “malato”
l’inesprimibile nulla.
I VERSI ORIGINALI:
Mattina
M’illumino
d’immenso.
(Giuseppe Ungaretti)
Odio e amo.
Forse tu ti chiedi perchè io lo faccia. Non lo so. Ma sento che accade, e ne sono tormentato.
(Catullo)
Tutti i vicini pensano
che noi siamo
strani.
e noi pensiamo
lo stesso di loro.
e facciamo
tutti
centro.
(Charles Bukowski)
Tu mi ricordi una poesia che non riesco
a ricordare
una canzone che non è mai esistita
e un posto in cui non devo essere
mai stato.
(Efraim Medina Reyes)
L’amore mio mi chiede:
“Qual è la differenza tra me e il cielo?”
La differenza è che
se tu ridi, amore mio,
io mi dimentico il cielo.
(Nizar Qabbani)
Tra adesso e adesso
tra io sono e tu sei
la parola ponte.
(Octavio Paz)
I neonati sono grandi poeti,
in una lingua imperfetta,
emettono versi perfetti.
(Bing Xin)
Eternità
Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla.
(Giuseppe Ungaretti)
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