Che bella la Foggia solare, giovane, sorridente, ricca di potenzialità raccontata da Lorenzo Sepalone e dal Laboratorio Audiovisivo e Multimediale del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia nello spot (ma a me piace definirlo cortometraggio) Giorno dopo Giorno.
La cifra stilistica del pluripremiato e talentuoso regista foggiano è quella di sempre: una piccola storia raccontata senza effetti speciali, con un approccio minimalista. Ma in quest’ultima fatica c’è una sostanziale novità. Probabilmente contagiato dall’entusiasmo della prof.ssa Marzia Albenzio che ha coordinato l’iniziativa per conto del Dipartimento, e degli studenti che l’hanno realizzata, questa volta Lorenzo Sepalone sorride e professa un inaspettato ottimismo.
A pensarci bene, l’ottimismo di Sepalone e di quanti l’hanno accompagnato in questa piccola grande impresa è del tutto fondato, perché in questa Foggia bella e giovane, nel fascino sorprendente dei laboratori del Dipartimento, magistralmente fotografati che coniugano scienza, ricerca e conoscenza, nei sorrisi, nell’impegno, nella voglia di studiare sta non soltanto il futuro delle giovani generazioni protagoniste dello spot, ma la possibilità di riscatto dell’intero territorio.
Il video – che potete vedere qui sotto (e mettete “mi piace”, vi raccomando) – racconta la storia di Marta, studentessa del Dipartimento (interpretata con molta bravura dall’attrice Marina Savino) che, nel giorno della laurea, ricorda i momenti più significativi del suo percorso universitario, tra studio, sacrifici, amicizie, esami e sorrisi.
Sepalone ci regala un paio di scene di folgorante bellezza: Marta che esamina al microscopio una foglia, simbolo della ricchezza e delle radici antiche della Daunia Felix e Marta che sfila gli auricolari per immergersi nei suoni della facoltà, della città, quasi a lasciarsene avvolgere, sono sequenze di grande impatto narrativo, ma nello stesso tempo un inno al territorio e ai suoi giovani che dovranno guidarlo e migliorarlo.
La sequenza conclusiva, una ripresa dall’alto col drone, è un invito a librarsi in volo. Ma per volare bisogna impegnarsi, lavorare, studiare giorno dopo giorno.
Bravi tutti, davvero.
Come sempre Sepalone fa le cose in grande anche se deve girare in piccolo, avvalendosi di un cast tecnico di assoluto rispetto: la fotografia è di Sergio Grillo, il montaggio di Vito Palumbo, la musica del “solito”, grande, Alessandro Pipino (Radiodervish), il suono di Thomas Giorgi, la scenografia di Maria Grazia De Rosa. Il cast tecnico è completato da Vize Ruffo (costumi), Rosario Balistreri (color), Sara Caputo (aiuto regia), Feliciana Pitullo (trucco) e Giuseppe Bruno (assistente operatore).
La sceneggiatura è dello stesso Sepalone, con gli studenti del Laboratorio Audiovisivo e Multimediale, che meritano di essere ricordati tutti: Michele Acquaviva, Assunta Canistro, Rocco Casullo, Lorenza d’Adduzio, Barbara de Candia, Giovanni De Matteis, Marco Delli Carri, Emanuele di Mauro, Amine El Ouardi, Emanuela Infantozzi, Maria Grazia Lioce, Antonio Mascia, Giuseppe Miranda, Andrea Paciello, Giada Palumbo, Roberto Patruno, Giuseppe Totaro, Lorenza Ungaro.
Un plauso sincero alla professoressa Marzia Albenzio, coordinatrice del progetto e al Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia che ha prodotto il cortometraggio.
Geppe Inserra
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