Era da un po’ che Franco Antonucci non faceva sentire la sua voce agli amici e ai lettori di Lettere Meridiane. Il silenzio viene interrotto da una stimolante riflessione, che potete leggere di seguito, sui risultati della indagine annuale sulla qualità della vita nelle province italiane realizzata da Il Sole 24 Ore. Come si sa, l’edizione 2018 della graduatoria compilata dal quotidiano economico-finanziario, ha visto la Capitanata perdere diverse posizioni rispetto all’anno precedente, il che l’ha fatta precipitare ai gradini più bassi della classifica.
La défaillance della Capitanata non ha mancato di suscitare polemiche e prese di posizione. Ma sono pochi quelli che – come Franco Antonucci – non si sono limitati ad esprimere un giudizio sulla performance complessiva della provincia di Foggia, ma hanno approfondito la riflessione analizzando i diversi parametri che l’indagine utilizza per determinare la qualità della vita complessiva.
Le solerti ricerche di Antonucci non mancano di destare sorpresa. Vi invito caldamente alla lettura, perché consentono di farsi una opinione più vera della congiunta in Capitanata: che presenta tantissime ombre, ma anche qualche luce. Ed è proprio da questi fiochi bagliori che si dovrebbe partire. Per non cedere alla disperazione per riavviare il circolo virtuoso della speranza (g.i.)
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Nelle classifiche settoriali dell’indagine Foggia non sta sempre agli ultimi posti…
Fa effetto, e, quindi, spaventa la sola Graduatoria della “Qualità della vita” del Sole24ore, sommatoria sghemba, che vede Foggia al penultimo posto delle province d’Italia. E, così, una botta dopo l’altra, via tante altre analisi a buttarci sempre più giù. Bah…
E poi spesso non consideriamo che i dati sono distesi alla scala provinciale, con una Provincia tra le più grandi, geomorfologicamente disparata tra Aree centrali, Aree medie e Aree interne, un territorio multiforme, disarticolato, ancora lontano da una sua sinergia unitaria…
Eppure le Graduatorie componenti dello stesso Sole24ore sono tante e non così distruttive.
Per esempio…
Nella Graduatoria “demografia e società”, un tema scottante dopo le considerazioni tragiche su un presunto dissanguamento irreversibile, la Provincia di Foggia è al 84° posto su 107. È classificata prima delle province di Savona, Rovigo, Ferrara, Livorno, Massa Carrara, La Spezia, Alessandria, Grosseto. In Puglia prima di Taranto.
Nella Graduatoria “Ricchezza e consumi” la Provincia di Foggia è al 91° posto su 107. In Puglia sta prima di Lecce.
Nella Graduatoria “Cultura e Tempo libero” la Provincia di Foggia è al 74° posto su 107. Sta meglio delle province di Bolzano (!!!), di Lecco, di Pordenone, di Napoli, di Como, di Pavia, e così via dicendo. In Puglia viene prima di Brindisi, Taranto.
Nella Graduatoria “Pil pro capite” la Provincia di Foggia è al 92° posto su 107. In Puglia sta sopra Taranto e Brindisi.
Nella Graduatoria “Imprese registrate” la Provincia di Foggia è al 28° posto su 107. È prima rispetto alle migliori Province italiane. In Puglia è prima assoluta.
Nella Graduatoria “Start up innovative” la Provincia di Foggia è all’86° posto su 107. È un settore molto indicativo della dinamicità provinciale (e fantasia). In Puglia prima di Brindisi, Taranto.
E tanto altro. Continuerò se volete…
Evidenzio comunque che gli indicatori che portano giù di colpo la Graduatoria-madre del Sole24ore sono quelli sulla disoccupazione e tasso di occupazione (ovviamente, svilendo in modo esagerato e sproporzionato gli altri indicatori).
Non sono uno specialista, per cui diventano importanti le osservazioni di persone più brave di me.
Franco Eustacchio Antonucci
[La foto che illustrato l’articolo, dotata di Creative Commons License è intitolata Profilo, ed è stata scatta da Roberto Ferrari alle sole Tremiti.]
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