Durante la cerimonia inaugurale dell’area verde di viale Michelangelo sponsorizzata dalla Siem di Matteo La Torre, il sindaco di Foggia si è profuso in uno sfogo che deve far riflettere. Va detto che il gesto scaramantico di cui alla foto che illustra il post non c’entra con il discorso di Landella, anche se il primo cittadino lo ha compiuto durante la manifestazione. Vedremo poi perché.
Dopo aver lanciato qualche frecciata a quanti, sui social avevano criticato l’opera (“a Foggia siamo tutti allenatori di calcio, tutti politici, ma non sapevo che fossimo anche tutti architetti…”), Landella è andato giù pesante: “Con questa opera abbiamo cucito la bocca ai denigratori di questa città. Quello che dobbiamo cambiare in questa città, lo dico con convinzione, sono questi foggiani che parlano male di Foggia. È una minoranza. Foggia è bella ed è fatta di gente perbene e capace, come Matteo La Torre, che ha dimostrato coi fatti di amare la città.”
Al Bano, che assieme a Fausto Leali ha presenziato alla cerimonia, ha colto la palla al balzo lasciandosi andare ad una battuta: “Adesso ho capito perché si dice Fuggi da Foggia, non per Foggia, ma per i foggiani. Il detto si riferisce a certi foggiani rimproverati dal Sindaco.”
Non è la prima volta che Landella lancia anatemi a chi denigra Foggia. In effetti, basta girare un po’ sui gruppi e sulle pagine social per rendersi conto che parlare male della città è un esercizio piuttosto diffuso, che spesso scade in vero e proprio autolesionismo.
Una cosa è criticare l’amministrazione o le scelte della politica (questo è il sale della democrazia). Ben altra criticare per partito preso la città, dire che tutto è brutto.
Come si fa ad inculcare, soprattutto nei più giovani, l’amore per il posto in cui vivono, il desiderio di migliorarlo, denigrandolo, offendendolo, screditandolo?
Lo sfogo di Franco Landella e la sua manifestazione di orgoglio foggiano sono del tutto comprensibili. E condivisibili. Per migliorare la città di Foggia dovremmo cercare, prima di tutto, di amarla di più. E voi, che ne pensate?
[P.S. : il gesto delle corna così gagliardamente ostentato dal sindaco era rivolto ad un cittadino che gli aveva chiesto quando sarebbe stato inaugurato il nuovo portale del cimitero…. troppo bello e spontaneo per vincere la tentazione di utilizzarlo per illustrare il post. L’immagine è di Potito Chiummarulo, instancabile, ammirevole, commovente narratore visivo della storia della città. Potete guardare il video della cerimonia qui sotto. Qui invece trovate il canale you tube di Potito. Un archivio che basta da solo a documentare la ricchezza civile e culturale della città. Alla faccia di chi la denigra.]
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Certi sindaci, vabbe…
Comunque, quello di cui parlate è un problema di tutte, o comunque tante, città italiane. Non credo assolutamente sia una tendenza tipicamente foggiana. Anzi!