La canzone italiana non è solo banalità, stucchevole intrattenimento, quel trito e ritrito ritornello quotidianamente propinato dalle estenuanti e insulse rotazioni musicali dei network radiofonici. Antonella Ruggiero ci regala una canzone che è un gioiello, di quelle che si ascoltano raramente, ma una volta che lo hai fatto, ti lasciano dentro qualcosa, ti fanno riflettere. Senza è l’ultimo singolo della ex cantante solista dei Matia Bazar: più poesia che canzone, dovuta al genio e al talento purissimo di Yel Bosco, musicista, artista e tante cose ancora, praticamente al suo esordio (il suo sito, che trovate qui, è una bellissima scoperta).
Per espressa scelta di Antonella Ruggiero, il brano non fa parte della monumentale raccolta Quando facevo la cantante (Libera/distr. Artist First), uscita in novembre: sei dischi e 180 pagine con il meglio delle registrazioni live dal 1996 ad oggi e diversi inediti.
Senza costituisce l’approdo artistico e filosofico di questa intensa carriera. È un invito a ritrovare il senso delle cose importanti mettendo da parte “le cose che si dicono necessarie, ma a volte lo sono solo in apparenza, quelle che se non hai non sei”. È proprio il rinunciare all’avere, che può far ritrovare la pienezza dell’essere, la gioia di sentirsi vivi. Le parole della canzone scandiscono valori, alcuni ormai distanti dalla civiltà dell’apparire in cui siamo immersi. Ti avvolgono, ti sorprendono, ti conquistano. L’interpretazione di Antonella Ruggiero è perfino più sublime di quelle cui ci ha abituati. Una canzone speciale per una occasione speciale.
“Questo brano rappresenta ciò che penso da sempre, e cioè che le cose importanti sono davvero poche e tutto il resto non è che un inutile orpello che condiziona la vita. A chi l’ascolterà e vorrà farla ascoltare ai più giovani, dico grazie.” E noi diciamo grazie ad Antonella Ruggiero per il suo dono prezioso.
Potete ascoltarla qui sotto. Mettevi comodi. Lasciatevi avvolgere dall’incanto e dalla magia. Amatela, cantatela, condividetela.
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