Franco Granata, direttore provinciale di Confesercenti, interviene nel confronto sulla recente presentazione, nella prefettura di Foggia, del Contratto Istituzionale di Sviluppo della Capitanata, di cui abbiamo parlato nella lettera meridiana La Capitanata torna ad essere laboratorio di sviluppo? , che potete leggere cliccando sul link.
Geppe – scrive Granata – se, come sappiamo, il Contratto Istituzionale di Sviluppo ha, come ha, tra le sue finalità l’accelerazione dell’impiego dei fondi già stanziati, a cominciare dai fondi europei, andrebbe fatta con tutti soggetti deputati (Regione Puglia, D.G. della UE, CIPE, Ministeri ecc.) una ricognizione dei progetti intersettoriali, interritoriali e infrastrutturali del territorio cantierabili e cofinanziati. Stabilire i tempi di attuazione ed un cronoprogramma con tutti i soggetti deputati a rimodulare i programmi operativi Regionali, Nazionali e Europei.
In questa fase di mere enunciazioni c’è un po’ di confusione.
Contiamo di recuperare non appena saranno attivate le procedure ufficiali nel rispetto degli accordi sottoscritti ai vari livelli, europeo, nazionale e regionale tra i partenariati istituzionali e socioeconomici.
Noi ci saremo vigili ed intransigenti.
La road map disegnata da Granata ci sembra la sola plausibile, soprattutto se – come ha auspicato la Ministra per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi – si intende dare un carattere pilota al CIS che interesserà la Capitanata. Per la sua estensione territoriale, per le sue eccellenze, per le sue enormi risorse ambientali, paesaggistiche, produttive, culturali, la provincia di Foggia è un naturale laboratorio di sviluppo. Questa particolare dimensione della Capitanata è stata del tutto trascurata negli ultimi anni. Ma – come giustamente sottolinea Franco Granata – bisogna passare dalle mere enunciazioni, alla messa a punto di un credibile cronoprogramma (g.i.)
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